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Il Guatemala e la Sindrome di Beppe Grillo

Creato il 13 settembre 2015 da Gianluca Pocceschi @geopolitiqui

In Guatemala, l’outsider Jimmy Morales attore comico nazionale conquista la maggioranza dei consensi nel primo turno delle elezioni presidenziali capitalizzando l’orda di disgusto contro la vecchia classe dirigente politica.

Otto Perez Molina, ex militare e presidente uscente del Guatemala è stato accusa di frode e associazione a delinquere che l’hanno portato a rassegnare le dimissioni. Lo scandalo ha coagulato il voto di protesta in questo 45enne comico guatemalteco. Poco importa il programma, l’importante è che è che non siano candidati politici. Lo slogan recita “Ni Corrupto, Ni Ladròn“.

Un remake del Movimento Cinque Stelle in salsa sudamericana con la favola che questa volta riesce e un Beppe Grillo diventa presidente. Jimmy Morales impersona il cambiamento di uno stato a forte trazione corrotta con un quadri politici zeppi di  militari, imprenditori reinventati politici in odore di malavita e speranzosi leccapiedi di turpe rigore.

Una realtà che conosciamo di un Italia in piccolo descritta a più riprese dai grillini facinorosi che tanto hanno catalizzato su questo malcontento portando con se 8 milioni ci cittadini.

Sogni o incubi in Guatemala diventeranno realtà e non resta che dire Buena Suerte.

Foto – credit by www.prensalibre.com


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