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Solitamente per me il momento culminante la scelta tra una direzione
e un’altra è sempre stato quello in cui
non ti importa più di avere ragione.
Quello è sempre stato per me l’attimo più chiaro, la resa
che mi ha portato a scegliere senza rabbia e senza rancore una strada. Il
prendere coscienza che amare un uomo significa non volere che quest’ultimo si
snaturi per te spingendolo in un verso piuttosto che un altro è l’atto d’amore
più estremo nei confronti di un essere umano.
Non è morire per qualcuno che dimostra quanto teniamo all’altro,
bensì quanto desideriamo per lui una vita meravigliosa. Non mi importa più di
possedere le persone da quando so che non posso perderle.
Arrivare a sperimentare una comunione con l’altro in modo
così profondo e sottile non è immediato, si deve lavorare costantemente su se
stessi, rinunciare a voler vincere una gara facendo spazio alla comprensione e
a un essere più grandi di ciò che si crede tenendo in pugno l’altro attraverso
ripicche e sensi di colpa. Questo non solo è un atto eroico bensì divino.
Ammirare nell’altro il suo cercare attraverso un comportamento di farci
bruciare ciò che dentro di noi non si è ancora trasformato in oro è il primo
passo verso la direzione della crescita spirituale.
Un vero guerriero sa quando deve deporre le armi, stringersi
attorno al fuoco, nutrirsi e fare l’amore.
Un vero guerriero non è colui che domanda vendetta, è colui
che risponde giustizia.
Un vero guerriero è capace di uccidere senza pietà, perché
sa che quando il ramo è secco se non verrà tagliato, tutta la pianta ne
risentirà.
Un vero guerriero dunque uccide. Si uccide quando sa che non
può farne a meno, che è richiesta la sua mano, la sua voce, la sua decisione
per porre fine a una situazione che chiede un nuovo inizio.
Se è richiesta la sua presenza un vero guerriero non si
tirerà indietro ma non vi pregherà mai, non perché non crede che non sia
efficace, perché lo ha già fatto ed ha capito che non è giusto.
Ha compreso che ognuno deve seguire la sua via e che Dio
costruirà un ponte se vorrà far incontrare le persone.
Ha compreso che non c’è ferita che non possa essere ricucita
dalla cura e dall'amore e che per quanto grandi siano le sue cicatrici egli non
avrà vergogna di mostrarle, perché sono la mappa del suo essere diventato
grande.
Lo riconoscerete dallo sguardo il vero guerriero, egli non
abbasserà mai lo sguardo per paura, non si tirerà indietro davanti ad un’emozione
spiacevole e non difenderà l’orgoglio. Vicino a lui sentirete una grande
energia e non si spaventerà davanti ai rifiuti, perché sa che sono solo
indicazioni verso strade più adatte a lui.
Forse un giorno, in un bar, prendendo un caffè, vedrete una
bambina, con lo sguardo questa vi fulminerà e
inizierà a leggervi dentro, sentirete una grande emozione e vi sentirete
confusi, cercherete di difendervi. Tutti coloro che hanno paura si difendono. L’incontro
con un guerriero fa quest’effetto: vi sembrerà di temerlo, vi infastidirà forse…ma
solo il tempo necessario per arrendervi alla forza del suo amore.
P.