Grano del Re Tut o anima della terra, sono i significati del termine egiziano Kamut, scoperto più di 4 millenni fa e oggi diventato il “principe” della cucina biologica.
Il chicco di kamut è più grande del chicco di grano. Ha un basso contenuto di umidità che lo protegge da insetti e dal deterioramento naturale. E’ il cereale con il maggior apporto nutrizionale perché contiene molte sostanze utili al nostro organismo: acqua (9%), proteine (17%), carboidrati (68%), fibre (2%).
Il kamut è un ottimo sostituto del grano, specie per quelle persone che soffrono di allergie alimentari. Inoltre, non ha subito le alterazione di manipolazione genetica e si può avere la certezza di consumare un prodotto 100% biologico (i semi di kamut devono essere quelli originali, non modificati).
Tuttavia, non è consigliato alle persone celiache perché, come il grano, il kamut contiene il glutine.
Infine, il kamut viene preferito per la sua facile digeribilità e l‘elevato contenuto di minerali contenuti: calcio, magnesio, fosforo, potassio, sodio, zinco, rame e selenio, che grazie alle sue proprietà antiossidanti è in grado di proteggere l’organismo dalle malattie provocate dai radicali liberi.
Ingredienti:
70gr kamut
85gr tofu
3 cucchiai di spinaci freschi
1/2 cucchiaio pinoli
sale
Preparazione:
Lasciate in ammollo il kamut per una notte intera.
Fatelo cuocere in abbondate acqua salata. Scolatelo e raffreddatelo con acqua fredda, in modo da fermare la cottura.
In una padella, scottate gli spinaci, il tofu fatto a cubetti e i pinoli. Insaporite con un pizzico di sale.
Unite il condimento al kamut precedentemente impiattato.
Mescolate e gustate.