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Il kebab parla italiano

Creato il 16 luglio 2011 da Lapulceonline

micarellaUn’antica trattoria tipica decide di servire un piatto che di piemontese ha ben poco.

Il kebab ha sedotto anche i ristoratori specializzati in cucina piemontese, segno che la pietanza turca sta attraversando un periodo di popolarità senza precedenti. L’”Antica Trattoria Micarella”, a Castellazzo Bormida – ristorante tipico il cui asso nella manica sono proprio le ricette tradizionali monferrinene è un esempio lampante: da circa due anni infatti, il titolare del ristorante situato in Strada Alessandria 2, Roberto Doglioli (insieme a sua moglie Giusy), ha deciso di servire ai suoi clienti anche kebab; la “carte” si divide così in gastronomia mandrogna e cucina etnica “bizantina”.

Molti sono infatti coloro che – soprattutto a pranzo – invece di due agnolotti o un piatto di rabatòn, optano per il noto “intruglio” di carni allo spiedo giunto da pochi anni in Italia. Un kebab che il signor Doglioli ordina regolarmente ogni settimana, facendone andare circa 10 kg ogni due giorni. Composto in questo caso da carne di tacchino e di vitello, è disponibile in tutte le sue forme e varianti: servito nella piadina, nel pane arabo o semplicemente nel piatto con tanto di salse e contorni. Nulla da invidiare ai chioschi gestiti da ristoratori turchi o marocchini, insomma, sparsi ormai un po’ ovunque. “Da noi ordina kebab soprattutto chi non si fi da dei fast food specializzati”, ci racconta Roberto. “Gente che magari non aveva mai ‘osato’ e che ora invece ne va letteralmente ghiotta perché ha scoperto un sapore nuovo. Ogni giorno, soprattutto all’ora di pranzo, decine di persone lo preferiscono agli agnolotti o al risotto”. Della serie: gli italiani lo fanno meglio. Anche quando il “brevetto” non è il loro. E viene da chiedersi: il folklore culinario della nostra zona si sta forse incrociando alle “new entry” gastronomiche introdotte dai fl ussi migratori e dalla globalizzazione? Siamo destinati ad una nuova, inedita cucina ibrida? Noi la buttiamo lì: qualcuno ha mai pensato di servire “agnolotti ripieni di kebab” o di fare la scarpetta con pane arabo una volta sbaffato tutto il pollo alla Marengo?


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