1. Auto ibrida. Il kit bimodale permette di convertire la vettura in un’ibrida tradizionale. Al motore endotermico viene aggiunto uno elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio di minore potenza che provvede alla trazione in tre differenti modalità: elettrica, tradizionale o combinata. Con il solo motore elettrico si percorrono fino a 40 km con velocità massima di 80 km/h. Una volta terminata l’energia elettrica si può proseguire con il motore a benzina.
2. Auto ad autonomia estesa. Un veicolo ad autonomia estesa permette una riduzione complessiva dei consumi del 30-40%. Il motore dell’auto viene rimosso e sostituito da un generatore elettrico con un piccolo motore a scoppio (che gli ingegneri prevedono di alimentare in futuro con il biocombustibile). Quest’ultimo alimenta una batteria che, a sua volta, muove il motore elettrico. L’autonomia dell’auto in modalità elettrica in questo modo sarebbe di 50 km. Nel momento in cui la carica scende sotto il livello minimo (circa 1/3 della carica massima), il generatore si riattiva e ricarica la batteria.
I kit non saranno pronti prima dell’anno prossimo. Nell’autunno 2013 gli ingegneri prevedono di commercializzare i "kit di conversione" per piccoli quadricicli, in seguito arriveranno anche quelli per le auto.