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Il Kitsch batte la serialità

Da Federico

Il Kitsch batte la serialitàDal 13 giugno al 26 agosto a Milano presso la Triennale di Milano si svolge la mostra dedicata al kitsch e a Gillo Dorfles. Nelle sale potremo ammirare la trasformazione di oggetti comuni in opere uniche, che esulano dal contesto della loro funzione.
Colori, dorature, riflessi, linee curve e arrotondate, che hanno da sempre caratterizzato le creazioni di insigni artigiani e decoratori saranno ancora una volta il tratto distintivo che farà la differenza. L’avvento della produzione di serie, come documenta Gillo Dorfles, ha portato anche ad eccessi nel voler creare prodotti che si distinguessero da tutti gli altri pur restando in molti casi seriali. Da qui la nascita degli oggetti così detti kitsch. Caratterizzati cioè, oltre che dalla loro utilità, dalla voglia di stupire rifiutando il convenzionale che si era ripetuto nei secoli. Un “cattivo gusto” che diviene emblema di uno stile eclettico e appariscente.
Tra gli oggetti esposti alla mostra dalla Triennale un prodotto di Enrico Cassina, il “Maestro degli Stili” per eccellenza. Un oggetto che vuole essere una provocazione sposando lo stile Rococò, tipico del XVIII secolo, alla gioiosità coloristica tipica della pop art. Nasce così la maniglia ROCOCO’ POP che si propone di rimodellare in chiave moderna gli stilemi barocchi. Un modo affascinante di coniugare la classe di Luigi XV allo stile di Andy Warhol e da cui scaturisce un’esplosione di colori: giallo, rosso, verde, bianco, nero, blu e viola.

Comunicato originale su Il Kitsch batte la serialità su Comunicati Stampa


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