Il labirinto occulto, atlantide e i segreti del manoscritto voynich

Creato il 04 novembre 2013 da Luca Filippi

Wilfred Voynich

Il manoscritto Voynich (attualmente conservato all'Università di Yale) è un rompicapo su cui si stanno concentrando le attenzioni di tanti studiosi sin dal ritrovamento del libro, ad opera dell'antiquario americano Wilfrid Voynich nel 1912.Il volume faceva parte della biblioteca del collegio gesuita di Villa Mondragone a Frascati. Che il libro fosse particolarmente strano e prezioso, Voynich lo comprese subito: tra le pagine ingiallite, infatti, rinvenne una lettera di Johannes Marcus Marci, medico reale dell'imperatore Rodolfo di BoemiaL'imperatore Rodolfo, amante delle scienze e dell'esoterismo, aveva acquistato la reliquia per un prezzo esorbitante, ritenendo che fosse un'opera di Ruggero Bacone
Il manoscritto è di dimensioni piuttosto ridotte: 16 cm di larghezza, 22 di altezza e 4 di spessore. Consta di 102 fogli, per un totale di 204 pagine. La rilegatura porta tuttavia a ritenere che originariamente comprendesse 116 fogli e che 14 si siano smarriti. Si articola in diverse sezioni (botanica, astronomica, biologica e farmacologica). E' scritto in una lingua tuttora non decifrata, nonostante i numerosi tentativi, e, cosa unica per un manoscritto, non presenta alcuna cancellatura o correzione.Tra le illustazioni, ci sono le immagini di donne immerse in vasche d'acqua tanto da far immaginare che il testo potesse essere attribuito agli eretici Catari e che vi fosse rappresentato il rituale dell'enduro.
Oggi è pressoché accertato che il volume sia un falso, costruito appositamente per incuriosire l'imperatore Rodolfo ed estorcergli un'ingente somma di denaro. Per quanto riguarda la datazione, il riscontro di un'immagine del tutto simile al girasole fa supporre che la data di composizione debba essere successiva al 1492.
Un volume tanto misterioso (è stato definito il manoscritto più misterioso del mondo) ha acceso la fantasia di molti narratori. 
Il grande Valerio Evangelisti nella Trilogia Nostradamus usa il manoscritto Voynich come riferimento per l'Arbor Mirabilis, un testo esoterico al centro di una complessa trama. Il Vonich è anche al centro del romanzo Il manoscritto di Dio e, in questo caso, il misterioso testo risulterà il viatico per raggiungere il Giardino dell'Eden.
Più recentemente i segreti del Voynich sono stati ripresi anche nel libro "I custodi della pergamena proibita" (Aldo Gritti). Secondo lo stesso Evangelisti, che parla del romanzo sulle pagine del webpress Carmilla, quella di Gritti sarebbe l'interpretazione più convincente e persuasiva (sebbene proposta in chiave romanzata) dell'impenetrabile manoscritto: un testo contenente informazioni in codice miste a numerosi brani "non senso".
Non essendo immune al fascino dell'esoterico, ho voluto anch'io incentrare il mio ultimo romanzo "Il labirinto occulto" sui misteri del Voynich. L'idea che il manoscritto potesse avere un qualche legame con la perduta civiltà di Atlantide mi venne suggerita da una distratta lettura dell'articolo web "A volcano in Voynich?". Il pezzo, depositatosi nel mio subconscio, si è progressivamente mescolato con altre informazioni fino a che ne è scaturita una trama nel quale trovassero spazio non solo il misterioso manoscritto, ma anche le 14 pagine mancanti e la perduta civiltà di Atlantide.
Sono certo che, al di là delle evidenze scientifiche che dimostrano che il Voynich è un falso, gli autori continueranno ad appassionarsi e a creare storie su questo affascinante codice segreto.

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