13 MARZO – Elisa Nicoli, autrice di numerose pubblicazioni in tema di riuso creativo degli oggetti, pulizie di casa, cosmesi e perfino cucina, torna con un imperdibile appuntamento a Lavagno (Verona). Durante il laboratorio di sabato 21 marzo, la scrittrice bolzanina insegnerà come produrre in casa detergenti a impatto zero e cosmetici altrettanto naturali. Una svolta notevole nella vita dei più, abituati per decenni ad acquistare prodotti aggressivi e poco eco-friendly, oltre che a chiudere un occhio sulle conseguenze ambientali del loro utilizzo smodato.
Elisa Nicoli nel corso di una premiazione ufficiale
Se si registra un cambiamento nella mentalità comune, questo è dovuto anche all’opera di divulgazione che autori come Elisa compiono giornalmente viaggiando in tutta Italia e all’estero per esporre dati sui quali c’è da riflettere. Nel momento in cui si acquista un detersivo al supermercato, di solito non si pensa spontaneamente alla sua tossicità, al livello di biodegradabilità, agli imballaggi che poi vanno smaltiti e all’impatto complessivo dei trasporti. In Pulizie Creative, primo indimenticabile libro sul tema, Elisa Nicoli sottolinea come nel 2009 il consorzio Corepla abbia raccolto circa 600mila tonnellate di imballaggi di plastica (il 33,5% di quanto immesso sul mercato nazionale). «Non è detto poi che tutti i flaconi di plastica conferiti alla raccolta differenziata vengano davvero trasformati in panchine, maglioni di pile o altri oggetti» precisa l’autrice «Se la raccolta non è fatta bene tanto da consentire un facile smistamento, la plastica viene buttata in discarica o usata come combustibile negli inceneritori, dato il suo alto potere calorifico».
Gli aspetti positivi dell’autoproduzione, tuttavia, non si fermano solo al risparmio economico e al rispetto dell’ambiente. È dato comprovato che sempre più persone soffrono di dermatiti da contatto o altre patologie simili, dovute all’impiego di detersivi che contengono additivi chimici dannosi piuttosto che per una progressiva sensibilizzazione a creme e a lozioni. È sempre più importante realizzare quindi beauty case ecologici e personalizzati, che vengano incontro alle esigenze di ciascuno. «Una persona già predisposta a una determinata allergia, se usa frequentemente lo stesso tipo di ingrediente cui è sensibile potrebbe facilmente incorrere in reazioni allergiche. Fino a subire dermatiti da contatto» si legge nel capitolo sui cosmetici. Tra le sostanze più pericolose c’è il battericida Triclosan. «Con il tempo la sostanza si deposita in alcune parti del corpo, senza venire metabolizzata» e per questo può causare danni gravi alla salute. Tra i prodotti che verranno realizzati il 21 marzo non possono mancare il deodorante in pasta e spray, il dentifricio, l’amido corpo e molto altro ancora.
Per gli appassionati di saggistica sui temi del riuso, dell’autoproduzione e della diminuzione dell’impatto ambientale può essere utile anche la lettura di Questo libro è un abat-jour. Si tratta di un’opera che analizza un tema ormai caro a molti Paesi Europei, ossia quello dell’upcycling. Questo termine indica il riutilizzo creativo di beni giunti alla fine del loro ciclo vitale, eppure ancora capaci di dare vita a nuovi oggetti. Bisogna imparare a riscoprire il valore di ciò che all’apparenza non ne ha più, ingegnarsi a ricreare le cose e ad adattarle alle nostre esigenze attuali. Un esempio? Una semplice scala può diventare un’ottima libreria low-cost mentre il nastro per le tapparelle può trasformarsi in una bella cintura.
Se tutto ciò vi incuriosisce e volete scoprirne di più, consultate le pagine: http://www.veronagreen.it/index.php/eventi/21-marzo-corso-detersivi-e-cosmetici-naturali e http://www.elisanicoli.it/p/scrivo.html.
Non mancheranno spunti per passare il tempo libero in compagnia di amici e conoscenti, attuando i consigli innovativi di chi guarda all’ambiente e alla casa con la saggezza delle nonne.
Silvia Dal Maso
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