Il laser è uno strumento molto efficace per eliminare i tatuaggi. Questi ultimi, attualmente molto diffusi, sono una forma d’arte in grado di rappresentare, attraverso un disegno eseguito sulla pelle, il pensiero, i sentimenti, gli affetti, le ideologie o qualsiasi altra emozione intenda manifestare una persona. Spesso, però, dopo qualche anno, alcuni si pentono del tatuaggio e sono costretti a ricorrere al laser.
Il laser ha una luce che, concentrata su una singola lunghezza d’onda, riesce a frammentare le particelle dei pigmenti del tatuaggio che vengono poi rimosse dai globuli bianchi. I tatuaggi neri assorbono maggiormente la luce del laser e, quindi, sono più semplici da rimuovere, a differenza di quelli colorati (quelli blu e verdi sono particolarmente difficili da trattare). I trattamenti laser necessari per rimuovere un tatuaggio variano a seconda del tipo, della grandezza e della profondità del pigmento preso in considerazione.
A volte rimane una sorta di alone sulla pelle alla fine della rimozione. Quest’ultima risulta essere un po’ dolorosa, ma ogni trattamento dura solo 10/15 secondi. E’ possibile anche ricorrere ad un anestetico locale. Poiché eliminare i tatuaggi richiede periodi medio-lunghi (anche 6/12 mesi), alcune persone preferiscono optare per la rimozione chirurgica, che potrebbe però lasciare delle fastidiose cicatrici.