Il lato oscuro dei Kennedy: La dinastia elitaria che venne decimata (Parte 1)

Creato il 21 giugno 2014 da Neovitruvian @neovitruvian

I Kennedy sono stati considerati, ad un certo punto della loro storia, la famiglia reale americana - una potente dinastia che era amata e ammirata dal pubblico. La sconvolgente “maledizione Kennedy”, tuttavia colpì gravemente la famiglia, a partire dai giovani rampolli . Questa serie di articoli esporrà fatti meno noti riguardo i Kennedy e spieà come il destino della famiglia sia legato al governo ombra che controlla l’America.

L’assassinio di John F. Kennedy il 22 novembre 1963 rimarrà uno dei più tragici giorni della storia americana. Può essere considerato come il giorno in cui il pubblico americano “perse” la sua innocenza” e in cui ebbe un assaggio del governo ombra che lavora dietro le quinte. Nel 2000, oltre l’81% degli americani credeva che l’assassinio di JFK non coinvolgesse solo un assassino solitario, rendendola una delle teorie cospirative più ampiamente accettata nella storia degli Stati Uniti. Tuttavia, con il passare degli anni, innumerevoli teorie e ipotesi circa l’assassinio di JFK continuano a comparire in forma di “libri” dal carattere biblico o di “documentari scioccanti”, contraddicendo le teorie precedenti e finendo per confondere le acque della verità invece di chiarirle. Ci si può chiedere se alcune di queste “rivelazioni” sono in realtà tentativi di disinformazione, al fine di mantenere la verità nascosta.

Ma per capire i Kennedy e ciò che li farà conquistare il potere, bisogna andare più a fondo. Dobbiamo guardare a quelli che lo hanno preceduto, in particolare al padre, Joseph Patrick Kennedy Sr. che guadagnò una ricchezza incredibile e divenne amico delle più potenti famiglie del mondo. Nonostante queste connessioni in ultima analisi, portarono la famiglia alla Casa Bianca, i Kennedy non rimasero a lungo al potere. La stessa “mano nascosta” che li innalzò, cercò apparentemente di sradicarli. La maledizione fu un complotto per distruggere la dinastia Kennedy? Studiando la storia dei Kennedy si studia anche il funzionamento interno delle élite occulte. Guardiamo ora alle origini della dinastia Kennedy.

JOSEPH P. KENNEDY SR., IL MILIARDARIO CHE INIZIO’ TUTTO

Joseph Kennedy Sr. era una figura potente nel mondo degli affari e nella politica. Fu anche collegato alle linee di sangue più importanti al mondo.

Joseph Patrick Kennedy Sr. fu l’uomo che orchestrò l’ascesa della famiglia al potere. Era una figura di spicco del partito democratico e della comunità cattolica irlandese d’America. Era anche un uomo d’affari di successo, facendo fortuna acquistando e fondendo insieme diversi studi cinematografici di Hollywood e importando/distribuendo bevande alcoliche negli Stati Uniti dopo il divieto. Ci sono state però voci insistenti riguardo al fatto che Joe stesse lavorando con la criminalità organizzata contrabbandando alcool durante il proibizionismo. Poco prima della sua morte, Frank Costello importante figura mafiosa, dichiarò: “Ho aiutato Joe Kennedy a diventare ricco”.

Durante la sua carriera politica, Kennedy divenne uno stretto consigliere del presidente Franklin D. Roosevelt ed è stato nominato presidente inaugurale del US Securities and Exchange Commission (SEC). Nel 1938, è stato nominato ambasciatore degli Stati Uniti, nel Regno Unito, una posizione di prestigio, dove ha formato legami con la nobiltà inglese e testimoniato le prime fasi della seconda guerra mondiale.

COLLEGAMENTI CON L’ELITE

Nato in una famiglia politica di spicco della East Boston, Joseph Kennedy sposò Elizabeth Rose Fitzgerald nel 1914, la figlia maggiore del sindaco di Boston John Francis Fitzgerald. In una mossa tipicamente elitaria, il matrimonio avvenne tra le 2 famiglie politiche più importanti della città. La ricchezza e il potere dei Kennedy crebbe, la sua influenza tuttavia andò oltre la città di Boston, solo dopo aver formato legami con l’elite.

Comprendere i legami e le relazioni di Joe Kennedy significa comprendere l’elite occulta e il modo in cui funziona. Ha avuto a che fare con persone che facevano parte di “Illuminati” (come definiti da Fritz Springmeier) come i Rothschild, gli Astor e i Sassoon. Era vicino al magnate della stampa e alto illuminato William Randolph Hearst che contribuì a lanciare la carriera di JFK.

Durante la sua carriera politica, fu consigliere di FDR (Franklin Delano Roosevelt) che era un massone del 33 ° grado e il primo Gran Maestro onorario dell’Ordine di DeMolay. Rivoltosi anche ad altri occultisti notevoli come Manly P. Hall e Nicholas Roerich, FDR ordinò il posizionamento del Sigillo degli Stati Uniti (il simbolo degli Illuminati della piramide con l’occhio che tutto vede) sulla banconota da un dollaro.

Joe Kennedy Sr. faceva anche parte di diversi ordini d’elite come i Cavalieri di Malta e della Pilgrim Society - un gruppo altamente segreto che annovera tra i suoi membri, personaggi come i Rockefeller, i Vanderbilt, JP Morgan, British Royals, capi della Skull e Bones, Massoni, Cavalieri Templari e presidenti della Federal Reserve Bank, grandi aziende e mass media. In breve, è probabilmente la più influente “elite” esistente (elenco dei membri qui).

In piedi in cima alla London Bush House, questa statua costruita dalla Pilgrim Society rappresenta l’America e l’Inghilterra che stringono la torcia dell’illuminazione.

Come ambasciatore degli Stati Uniti in Gran Bretagna, Joseph Kennedy sviluppò buone relazioni con i reali britannici, dove è stato spesso accolto con grandi onori. Nel 1944, la figlia di Joe Kennedy, Kathleen sposò William Cavendish, duca di Devonshire (una posizione di grande prestigio all’interno della nobiltà britannica). Il duca di Devonshire era Gran Maestro della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, l’organo di governo per la maggior parte dei massoni in Inghilterra, Galles, Stati Uniti e Commonwealth. Dopo la morte prematura di sua figlia, Joseph Kennedy dichiarò:

“Se Kathleen e il marito fossero in vita, sarei il padre della Duchessa di Devonshire  e il suocero del capo di tutti i massoni del mondo”.
- David E. Koskoff, Joseph P. Kennedy: A Life and Times

Joseph Kennedy fu quindi estremamente ben collegato all’elite occulta e alle famiglie degli Illuminati degli Stati Uniti e Gran Bretagna. Mentre Joe Kennedy sperava di diventare un candidato presidenziale, la sua finestra di opportunità si chiuse quando, di fronte alla minaccia di un’invasione nazista, affermò che “la democrazia in Gran Bretagna è finita”, aggiungendo che la “battaglia per la Gran Bretagna non riguarda la democrazia “. A porte chiuse, Kennedy era un simpatizzante di Hitler e del movimento nazista. Citò varie dichiarazioni antisemite mentre dialogava con gli Astor. Rendendosi conto che le sue uscite gli preclusero la strada verso la presidenza, si nascose dietro le quinte cercando di porre i suoi figli in posizioni di potere. Aveva la ricchezza e, soprattutto, le connessione elitarie necessarie per portare i suoi piani a buon fine.

GRANDI ASPETTATIVE PER I BAMBINI

Mentre la maggior parte delle foto di famiglia dei Kennedy danno l’impressione di una grande e felice famiglia americana, la verità è molto meno perfetta. Il gran numero di biografie che documentano i nove bambini dei Kennedy raccontano spesso di infanzie “senza amore”. Joseph Kennedy Sr. è stato spesso descritto come un padre severo con gigantesche aspettative per i suoi figli. Purtroppo, Rosemary Kennedy non era all’altezza di queste aspettative.

LA KENNEDY LOBOTOMIZZATA

Rosemary Kennedy con il padre Joe Kennedy Sr. … prima della lobotomia.

Rose Marie “Rosemary” Kennedy, la terza figlia della famiglia, fu descritta come “mentalmente ritardata irregolare e soggetta a sbalzi d’umore”. Joe Kennedy fu messo a conoscenza, dai medici, riguardo al fatto che una lobotomia prefrontale avrebbe potuto “curare” la sua condizione – una condizione potenzialmente imbarazzante. Pertanto, all’età di 23 anni, Rosemary è stata costretta a sottoporsi alla procedura sperimentale che, in parole povere, prevedeva ficcare con un martello un chiodo nel cervello attraverso una cavità oculare. Ecco un resoconto della procedura eseguita su Rosemary.

“Siamo passati attraverso la parte superiore della testa, credo che fosse sveglia. Le avevo dato del blando tranquillante. Ho fatto una incisione chirurgica nel cervello attraverso il cranio. Era vicino alla parte anteriore. Era su entrambi i lati. Abbiamo appena fatto una piccola incisione, non più di un centimetro. “Lo strumento che il Dr. Watts utilizzò sembrava un coltello da burro. Lo mosse su e giù per tagliare il tessuto cerebrale. Mentre il dottor Watts tagliava, il dottor Freeman rivolse domande a Rosemary. Ad esempio, le chiese di recitare la Preghiera del Signore o cantare “God Bless America” ​​o contare all’indietro ….. “Facemmo una stima su quanto tagliare in base a come rispose.” ….. Quando cominciò a diventare incoerente , ci fermarono.
- Ronald Kessler, I peccati del padre: Joseph P. Kennedy e la dinastia da lui fondata

La procedura non andò a buon fine anzi. Lasciò Rosemary Kennedy con la capacità mentale di un bambino di due anni. Le impedì di camminare o parlare in maniera intelligibile ed era pure incontinente. Venne collocata in un istituto dove è stata curata fino alla sua morte nel 2005.

Joseph Kennedy non menzionò mai la lobotomia al pubblico e spiegò l’assenza di sua figlia dicendo che era timida e introversa. Non andò mai più a trovare Rosemary dopo la lobotomia e il suo nome non venne “mai menzionato” a casa Kennedy.

PUNTANDO ALLA CASA BIANCA

Joe Kennedy Sr. con i suoi due figli, John F. Kennedy (a sinistra) e Joseph P. Kennedy Jr. (a destra). Entrambi hanno perso la vita in giovane età.

Joe Kennedy Sr. sapeva di avere la ricchezza, l’influenza e le connessioni per raggiungere la Casa Bianca. Tuttavia, il suo “simpatico” supporto ai nazisti, mentre era ambasciatore degli Stati Uniti in Gran Bretagna, distrusse la sua carriera politica.

Joseph Sr. originariamente sperò che Joseph Patrick Kennedy Jr., il figlio maggiore della famiglia, divenisse presidente. Egli però morì alla giovane età di 29 in un’esplosione di un aereo durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo corpo non fu mai recuperato (quattro anni dopo, sua sorella Kathleen – la moglie del Duca di Devonshire – avrebbe perso la vita in un incidente aereo all’età di 28 anni).

Dopo la tragica morte, Joseph Sr. non si arrende alla Casa Bianca. Si concentrò quindi sulla carriera politica del suo secondo figlio, John Fitzgerald Kennedy.

Affermare che Joseph Kennedy Sr. era la mente dietro l’ascesa di JFK alla presidenza è tutt’altro che un’esagerazione.

“Ha giocato un ruolo centrale nella strategia di pianificazione, raccolta fondi, e nella costruzione di coalizioni e alleanze. Kennedy ha supervisionato la spesa e in una certa misura la strategia globale della campagna, ha contribuito a selezionare le agenzie di pubblicità, ed era infinitamente al telefono con i leader locali e statali di partito, giornalisti e imprenditori. Aveva incontrato migliaia di persone potenti nella sua carriera, e spesso chiamò i suoi contatti per aiutare i figli. “
- Kesser, op. Cit.

JFK ottenne anche l’appoggio delle famiglie elitarie e del magnate William Randolph Hearst (un illuminato di alto livello), che utilizzò il suo impero mediatico per spingere JFK al potere.

JFK venne educato fin dalla più tenera età a ricoprire alti ruoli per la Fratellanza ed è stato sostenuto da tutti i nomi classici come i Rothschild, i Tafts, i Russell, i Rockefeller, e i baroni mediatici come Henry Luce, il capo di Time-Life, e Randolph Hearst , il più potente magnate giornalistico negli Stati Uniti. Quando Kennedy si candidò, il giornale americano di Boston, di proprietà di Hearst, rifiutò di accettare la pubblicità a pagamento del suo avversario.
- David Icke, Il segreto più nascosto

Nel 1961, JFK è stato eletto Presidente degli Stati Uniti con un margine molto sottile. Giovane, carismatico e fotogenico, Kennedy era il volto perfetto per una presidenza elitaria. Tuttavia, subito dopo il suo insediamento, JFK capì subito che la sua posizione era simile a quella di una marionetta. Mentre i suoi 23 mesi alla Casa Bianca vengono spesso associati alla guerra del Vietnam e al movimento per i diritti civili, JFK compì azioni molto meno pubblicizzate a discapito della CIA e della Federal Reserve. Maggiori informazioni su questo nella parte successiva della serie.

CONCLUSIONE PARTE 1

Mentre JFK è di solito il viso associato ai Kennedy, era suo padre, Joseph Kennedy Sr. che progettò l’ascesa della dinastia.  Dopo aver perso due figli in incidenti aerei e averne visto un terzo diventare disabile a vita, Joseph orchestrò l’elezione di JFK come Presidente degli Stati Uniti.

Come vedremo nel prossimo articolo, JFK prese posizioni impopolari tra coloro che lo misero al potere. Era anche un cattolico, una caratteristica che rese lui e la sua famiglia eterni “outsider” della élite occulta. Una cosa è certa: le persone potenti che  misero JFK al potere dopo un pò vollero la sua testa.

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