-maggio- Quanto è bello prendere il tè con le amiche (specie se di sopraffina qualità sono i biscotti nei piattini); e chiacchierar così, insieme, sul più e sul meno... sulle mode... sull'eccessivo studiare al quale la scuola costringe i poveri figlioli... sulla negra ballerina che in visibilio ha mandato persino i nostri mariti... sulle donne di servizio... e sul modo personale di imbandire un piatto prelibato!
Di cucinaria, appunto, ieri si parlava al tè che ogni giovedì, offre alle amiche la bionda "generarla"; di cucinaria relativa alla stagione...; e parlando di verdure, il discorso è caduto sugli asparagi; parlando di frutta, sulle fragole. Disse l'una: "Le fragole io le preferisco genuine e con solo zucchero condite!". Disse l'altra: "Noi preferiamo con il vino bianco!"-"Noi invece con quello nero, ma di bottiglia vecchia!"-Io (così una zitella gialla e allampanata) io le fragole le mangio solo condite con zucchero e con il succo dell'arancio o del limone!". "Io (ho concluso,-e quando parlo io tutte stanno sentirmi, che ben sanno quanto io me ne intenda di piattini sopraffini!-) io soglio, ogni anno, preparare il lattemiele di fragole! Anche loro vorrebbero, signore? Non sono gelosa io, delle ricette che combino nella mia cucina; e... se vogliono... le accontento!
***
"Si deve comperare mezzo chilo di fragole; lavarle (come sempre si deve fare) in un po' di vino bianco; e lasciarle poi bene scolare sopra uno straccio. Una trentina, tra le più belle e grosse si mettono in una tazza e si coprono con un po' di quel tal liquore che, in ogni casa, si tiene sempre alla mano. Tutte l'altre si schiacciano invece su di uno staccio raccogliendone di mano in mano in una larga insalatiera il passato; a questo, si aggiungono due cucchiaidi zucchero e un quarto di panna; indi (in ambiente freddo o circondato di ghiaccio l'insalatiera) si monta ben bene il tutt
o, per farlo diventare uno spumoso lattemiele. Si aggiungono, infine, due cucchiai di quel tal liquore e si mette il profumato piatto al freddo, perché i geli. "Al momento di servirlo, si versa, a cucchiaiate, il soffice e rosato lattemiele su di un piatto, in modo da formare con esso una piramide appuntita e, secondo i vari gusti, lo si guarnisce con quelle tali fragole serbate nel liquore. "Ora, che è la stagione adatta, provino, signore, e mi sapranno poi dire...". ***
Ebbene, credereste? Tutte quelle dame mi hanno in coro così telefonato: "Signora Petronilla che squisito, quel lattemiele!". "Che figurona ho fatto, quando in famiglia lo hanno assaggiato!".
da Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938
-maggio- Quanto è bello prendere il tè con le amiche (specie se di sopraffina qualità sono i biscotti nei piattini); e chiacchierar così, insieme, sul più e sul meno... sulle mode... sull'eccessivo studiare al quale la scuola costringe i poveri figlioli... sulla negra ballerina che in visibilio ha mandato persino i nostri mariti... sulle donne di servizio... e sul modo personale di imbandire un piatto prelibato!
Di cucinaria, appunto, ieri si parlava al tè che ogni giovedì, offre alle amiche la bionda "generarla"; di cucinaria relativa alla stagione...; e parlando di verdure, il discorso è caduto sugli asparagi; parlando di frutta, sulle fragole. Disse l'una: "Le fragole io le preferisco genuine e con solo zucchero condite!". Disse l'altra: "Noi preferiamo con il vino bianco!"-"Noi invece con quello nero, ma di bottiglia vecchia!"-Io (così una zitella gialla e allampanata) io le fragole le mangio solo condite con zucchero e con il succo dell'arancio o del limone!". "Io (ho concluso,-e quando parlo io tutte stanno sentirmi, che ben sanno quanto io me ne intenda di piattini sopraffini!-) io soglio, ogni anno, preparare il lattemiele di fragole! Anche loro vorrebbero, signore? Non sono gelosa io, delle ricette che combino nella mia cucina; e... se vogliono... le accontento!
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"Si deve comperare mezzo chilo di fragole; lavarle (come sempre si deve fare) in un po' di vino bianco; e lasciarle poi bene scolare sopra uno straccio. Una trentina, tra le più belle e grosse si mettono in una tazza e si coprono con un po' di quel tal liquore che, in ogni casa, si tiene sempre alla mano. Tutte l'altre si schiacciano invece su di uno staccio raccogliendone di mano in mano in una larga insalatiera il passato; a questo, si aggiungono due cucchiaidi zucchero e un quarto di panna; indi (in ambiente freddo o circondato di ghiaccio l'insalatiera) si monta ben bene il tutt
o, per farlo diventare uno spumoso lattemiele. Si aggiungono, infine, due cucchiai di quel tal liquore e si mette il profumato piatto al freddo, perché i geli. "Al momento di servirlo, si versa, a cucchiaiate, il soffice e rosato lattemiele su di un piatto, in modo da formare con esso una piramide appuntita e, secondo i vari gusti, lo si guarnisce con quelle tali fragole serbate nel liquore. "Ora, che è la stagione adatta, provino, signore, e mi sapranno poi dire...". ***
Ebbene, credereste? Tutte quelle dame mi hanno in coro così telefonato: "Signora Petronilla che squisito, quel lattemiele!". "Che figurona ho fatto, quando in famiglia lo hanno assaggiato!".
da Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938