Esistono leader che modellano un’azienda, altri che modellano un mercato ed altri ancora che modellano il mondo.
Il compito principale di un leader è quello di dare ai manager direttive chiare ed eseguibili, visione coinvolgente, ispirazione ad un’azione di grande valore.
Il leader sa che da solo non riuscirà a modellare il mondo, quindi ha imparato che:
- il suo grado di successo o fallimento sarà determinato dalla qualità dei manager che riuscirà ad ingaggiare
- saper riconoscere qualità e capacità dei suoi collaboratori, significa poi utilizzarle nel modo più potenziante
- i successi antecedenti, possono diventare il seme del fallimento se producono arroganza
- la vera prova del leader arriva sempre nel mezzo di una crisi, la differenza sta nel farcela quando c’è da rischiare molto di più
- le migliori strategie sono quelle che trasmettono così tanta determinazione da infondere fiducia, pur mantenendo la flessibilità di cambiare a seconda delle circostanze
- i piani di battaglia dovrebbero sempre essere resi abbastanza semplici sia da comunicare che da capire e da cambiare
- molti grandi leader falliscono perché cercano di realizzare troppe cose o combattere su troppi fronti, occorre essere in grado di scegliere i propri campi di battaglia e le nostre battaglie.
Una micidiale trappola è quella di concentrarsi troppo sul denaro. Il leader che modella il mondo sa che se fa ciò che è chiamato a fare in modo eccellente, con determinazione e saggezza, il denaro sarà una conseguenza.
In tale visione, la leadership è un mezzo e non un fine a sé.