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Il led rosso è sul pisellino

Creato il 31 dicembre 2010 da Lipesquisquit
Oggi in tram c’era un bambino in passeggino che piangeva, e la mamma per farlo smettere gli dava in mano il suo cellulare. La cosa funzionava così bene che il bambino lanciava il cellulare in giro per il tram e piangeva dieci volte più forte di prima, e il cervello della mamma funzionava così bene che lei ogni volta raccoglieva il cellulare e lo ridava al bambino, e le corde vocali del bambino funzionavano così bene che ad ogni iterazione salivano perfettamente di potenza senza distorcere il suono, roba che manco il buon Pavarotti con i tre ‘vincerò’ del Nessun Dorma, il tutto in un preoccupante loop potenzialmente infinito che però fortunatamente è finito quando il bambino si è addormentato, tra l’altro facendomi prendere un colpo perché è stato improvviso: un attimo prima urlava, un attimo dopo dormiva, tanto che ho seriamente pensato che si fosse guastato (il bambino, non il cellulare) o che almeno gli fosse saltato un fusibile.Per fortuna poi mi sono tornate in mente le parole di mio padre Orion, e mi sono ricordato che i bambini sono fatti così bene che hanno anche la modalità di attesa, così mi sono rilassato. “I bambini”, mi aveva spiegato Orion una volta, “sono come quegli altoparlanti che se gli arriva troppa potenza raggiungono la soglia di protezione e si spengono da soli per non rompersi, e infatti l’unica speranza di passare la notte quando tu iniziavi a frignare era portarti in cucina, guardare la tv, lasciarti piangere a manetta per il tempo necessario, e alla fine, puntualmente, bum: stand-by fino a mezzogiorno”.

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