Il lento mutar delle stagioni si dispone in pausa, soave tra il non dimenticare e il pensiero, certo, di un voler riprogrammare sui frammenti tracimati, vinti e sorpassati di tante convinzioni. Un tributo di sangue dovuto per non restare oltre l'amarezza di un voler ricordare a tutti i costi. Le lancette di una vita pensavano di depistare, dietro il visibile dei bei ricordi. Il silenzio intuisce che si tratta soltanto dell'attimo che segue ogni attimo, mi riporta alla sobrietà degli sguardi frequenti per non dover mai soffrire per ogni amore strappato e per non dover semmai rinnegare quelli che ancor debbano venire. Il lento mutar delle stagioni ci fa vivere ancora d'amor del tempo.