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Il Leone di Wembley

Creato il 09 febbraio 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

Diceva Vico che la storia è fatta di cicli che si ripetono. Il 14 novembre 1973 la nazionale italiana andò a giocare a Wembley, tempio mondiale del pallone. La sfida era ai padroni di casa, che a fino a quel momento non avevamo battuto a Londra. C’eravamo andati vicini nel 1934, proprio il 14 novembre, nella mitica partita che diede vita al mito dei Leoni di Highbury. I giornali inglesi, quarant’anni dopo, erano partiti con le provocazioni: “Trentamila camerieri allo stadio”. Vincerà l’Italia, gol di Fabio Capello, che a fine partità gongolò: “Dedico la vittoria ai camerieri”.

Un’uscita di scena a testa alta e mascella serrata. La stessa di ieri. La stessa di sempre. Fabio Capello ha detto goodbye alla panchina della nazionale inglese, a 4 mesi dall’Europeo che poteva rappresentare il riscatto dopo la rovinosa uscita dal Mondiale sudafricano. E invece Capello ha detto basta. Dopo un colloquio di tre ore, è arrivato il comunicato della Football Association, che spiega protagonisti e motivazioni della vicenda. Capello se n’è andato per la decisione presa dalla FA di togliere la fascia di capitano a John Terry, rinviato a giudizio per presunte frasi razziste rivolte ad un avversario, Anton Ferdinand, durante un match di campionato tra Chelsea e QPR dello scorso 23 ottobre. Una decisione, quella della FA, presa senza aver consultato il commissario tecnico. “Da sempre non accetto ingerenze nel mio lavoro”, avrebbe dichiarato ieri all’agenzia Italpress, anche se lo stesso allenatore friulano avrebbe poi smentito.

Il Leone di Wembley

“Non sopporto quando mi mettono i piedi in testa”, recita una delle frasi storiche di Capello. Che aveva già girato i tacchi e serrato la mascella nel 1996, anno in cui aveva appena vinto la Liga con il Real Madrid. I tifosi lo adoravano, ma lui se ne andò perché il presidente Lorezo Sanz voleva che il figlio giocasse titolare. Capello non accettò e tornò al Milan, impassibile e fiero mentre veniva accompagnato in aeroporto da un auto assediata dai tifosi inferociti che gli urlavano “Hijo de puta!”.

Il Leone di Wembley

Già oggi la FA ufficializzerà il prossimo tecnico della nazionale inglese, che quasi certamente sarà Harry Redknapp, allenatore del Tottenham dalla faccia tonda e rubiconda, rassicurante come un venditore di caramelle o un Beefeater. Mentre verrà presentato, Capello se ne tornerà in Italia impettito e fiero. Con in tasca il 67% di partite vinte e la consapevolezza di non essersi fatto mettere in testa i piedi nemmeno dai maestri inglesi. Quelli che ci avevano dato dei camerieri in una fredda serata del 1973. La storia si è ripetuta ancora.


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