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il libro del cuore della settimana: Paradiso e inferno, Jón Kalman Stefánsson

Creato il 21 aprile 2011 da Atlantidelibri

stefanson

La bellezza potente della terra d’Islanda, la vita difficile, in balia di una natura aspra, la quotidianità semplice dei suoi abitanti che può essere resa meno banale grazie al potere della poesia. E’ un gran bel libro quello di Jon Kalman Stefansson, dalla prosa corposa, ricco di lirismo e suggestione, affascinante in ogni suo passo.

Paradiso e inferno
Jón Kalman Stefánsson, Iperborea

È l’Islanda, dove le forze primordiali della natura rendono i destini immutabili nel tempo, il luogo di questo racconto di gente di mare persa nell’asprezza dei giorni e delle notti, di un Ragazzo segnato dalla solitudine, e del suo grande amico Bárður, pescatore di merluzzo per necessità, ma in realtà poeta, sognatore, innamorato dei libri e delle parole, le uniche in grado di “consolarci e asciugare le nostre lacrime, sciogliere il ghiaccio che ci stringe il cuore”. Parole che possono anche essere fatali: come per Bárður, rapito da quel verso del Paradiso perduto di Milton che ha voluto rileggere prima di imbarcarsi, al punto da dimenticare a terra la cerata, correndo il rischio di trovare una morte invisibile e silenziosa come quella dei pesci. Storia di tragedia e di ritorno alla vita all’inseguimento di un destino diverso, Paradiso e inferno è un’avventura iniziatica, un viaggio metafisico, la ricerca di un senso e di uno scopo alto nella vita, ma soprattutto un inno al potere salvifico delle parole. Con una scrittura magnetica che decanta l’essenziale, Jón Kalman Stefánsson racconta con infinita tenerezza un’amicizia, la storia di due ragazzi che si innalza in una sfera magica sopra il frastuono del mondo, per ricordare che la vita umana è sempre una gara contro il buio dell’universo, in cui “non abbiamo bisogno di parole per sopravvivere, ne abbiamo bisogno per vivere”.

Jón Kalman Stefánsson
nazione:

Jón Kalman Stefánsson (Reykjavík, 1963), ex professore e bibliotecario, è passato alla narrativa dopo tre raccolte poetiche. I suoi romanzi sono stati nominati più volte al Premio del Consiglio Nordico e pubblicati dalle più importanti case editrici europee. Luce d’estate ed è subito notte, di prossima pubblicazione da Iperborea, ha ricevuto nel 2005 il Premio Islandese per la Letteratura. Paradiso e inferno è stato definito il miglior romanzo islandese degli ultimi anni.

Un brano del romanzo:

Siamo quasi tenebra

I monti incombono sulla vita e sulla morte e su

queste case che si stringono una all’altra sulla lingua

di terra. Viviamo nel fondo di una conca, il giorno

passa, si fa sera, si riempie a poco a poco di tenebre,

poi si accendono le stelle. Brillano in eterno sopra

di noi, come se portassero un messaggio urgente, ma

quale, e da parte di chi? Cosa vogliono da noi, o

forse piuttosto: cosa vogliamo noi da loro?

C’è ben poco di noi, oggi, che evoca la luce.

Siamo molto più vicini alle tenebre, siamo quasi

tenebra, l’unica cosa che ci resta sono i ricordi e

poi la speranza che si è però affievolita, continua a

poco a poco a estinguersi, e presto somiglierà a una

stella fredda, un lugubre blocco di roccia. Eppure

un paio di cose sulla vita le sappiamo, e anche sulla

morte, e possiamo dirle: abbiamo fatto tutta questa

strada per incantarti e per smuovere il destino.

Ti parleremo di gente che viveva ai nostri giorni,

più di cent’anni fa, persone che per te sono

poco più che nomi su croci sghembe e lapidi rotte.

Vita e ricordi che si sono consumati secondo l’implacabile

legge del tempo. È questo che vogliamo

cambiare. Le nostre parole sono come squadre di

salvataggio che non rinunciano alla ricerca, il loro

scopo è riscattare gli eventi passati e le vite ormai

spente dal buco nero dell’oblio, e non è compito

da poco, ma può anche darsi che, chissà, magari

sul cammino trovino intanto qualche risposta e che

salvino anche noi, prima che sia troppo tardi. Per il

momento basta così, ti consegniamo le nostre parole,

queste squadre di soccorritori smarriti e dispersi,

insicuri del loro ruolo, tutte le bussole rotte, le carte

geografiche strappate o superate, ma tu accettale

comunque. Poi, staremo a vedere.



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