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Il libro del giorno: Caterina. Diario di un padre nella tempesta di Antonio Socci (Rizzoli)

Creato il 25 luglio 2010 da Stefanodonno

Il libro del giorno: Caterina. Diario di un padre nella tempesta di Antonio Socci (Rizzoli)
Settembre 2009, Caterina, ventiquattro anni, la figlia maggiore di Antonio Socci, è in coma dopo un arresto cardiaco. Attorno a lei e alla sua famiglia si crea una straordinaria catena di solidarietà e di preghiera, uno spettacolo di fede e amore offerto non solo dagli amici, ma anche dai numerosi lettori del blog di suo padre. Fra di loro molti sono atei e agnostici, eppure l'esperienza di Caterina spinge queste persone a riscoprire il significato e il valore della preghiera, a ritrovare il senso di una fede perduta o lasciata in disparte. Ma sono soprattutto i suoi genitori e gli amici più cari che, giorno dopo giorno, malgrado la durezza della prova a cui sono sottoposti, si affidano con ancora maggior certezza a Gesù Cristo. Il loro è un atto di fede che ottiene presto segni di speranza: il cuore di Caterina riprende a battere da solo e il suo respiro non ha più bisogno di macchine. Di lì a poco, in una sera del gennaio 2010, mentre sua madre le sta leggendo un divertente passo del "Giovane Holden", Caterina si lascia andare a una bellissima e contagiosa risata. Da quel giorno, un po' alla volta, riprende conoscenza e intraprende un faticoso cammino di riabilitazione, sia pure pieno di incognite. In questo diario, Socci ci mostra che con la fede (nella presenza viva di Gesù fra noi) e la preghiera possiamo trovare un aiuto straordinario per superare i momenti più drammatici della vita. massive attack


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COMMENTI (1)

Da vittorio e ludovica conti
Inviato il 04 ottobre a 18:11
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siamo vicini ad antonio socci ed a caterina com le nostre preghiere. vorrmmo se possibile esser tenuti a corrente delle condizioni di caterina dopo il suo risveglio. Desideriamo che anche voi vi ricordiate di noi nelle vostre preghiere anche perchè voi siete più vicini al signore, Io e Ludovica siamo sposati da 56 anni: abbiamo avuto sei figli di cui uno deceduto. Con fraterno affetto. Vittorio e Ludovica.