Il detective Marlowe è momentaneamente parcheggiato in una clinica di Loco Hermoso, in territorio messicano. In convalescenza dopo un intervento chirurgico, si gode le cure dell’incantevole Miranda, l’infermiera dei sogni proibiti di ogni malato. Lasciato il Messico e rientrato a casa, Marlowe riceve una telefonata dalla signorina Conchita, sorella gemella di Miranda. Ugualmente bella da mozzare il fiato, la señorita rifila alla curiosità del detective strane storie di certi amori proibiti, costringendolo a seguire un caso pieno di sorprese e soprattutto a fare i conti col suo doppio, quel gemello siamese che lui s’è trovato cucito alla coscienza.
Tra molti “pollicini” e interminabili sigarette, spuntini al Minnie’s bar dove oltre al cibo c’è sempre un balconcino da apprezzare, in sella alla sua Olds Marlowe segue la pista di due antichi gioielli che uniti simboleggiano la vita eterna e per i quali più di qualcuno è disposto a uccidere.
Sequenze da film e colpi di scena, tra richiami letterari e acrobatiche metafore, non ultima quella che vede il detective con la sua baby alla tempia, mentre il jazz della West Coast si fa più acuto…
massive attack
COMMENTI (4)
Inviato il 28 dicembre a 16:29
Siccome lo sapete già che sono un chiacchierone non afasico, vi segnalo i link della "trilogia" di Marlowe: http://www.robinedizioni.it/marlowe-ti-amo http://www.robinedizioni.it/dimmi-chi-sei-marlowe http://www.robinedizioni.it/doppio-marlowe Grazie per l'ospitalità e Buon 2012 a tutti!
Inviato il 07 febbraio a 10:39
Gentile Stefano Donno, le segnalo che qui http://criticaletteraria.blogspot.com/2011/02/il-salotto-intervista-frank-spada.html è online l'intervista che rilasciato qualche giorno fa alla giornalista Carla Casazza. Cordiali saluti
Inviato il 03 novembre a 22:47
Negli ambienti editoriali si sa che il secondo romanzo è il più "critico", perchè viene atteso con aspettative già definite dal primo, e si ha sempre paura che deluda gli stessi lettori che hanno apprezzato quello d'esordio. Questo non accade con Dimmi chi sei Marlowe, che a mio avviso è molto più denso e ricco di riferimenti del primo, ma allo stesso tempo svela un leggerezza e un'ironia che in Marlowe ti amo erano solo abbozzate. Di sicuro è un libro da leggere una prima volta per il gusto della scrittura e della storia, ma poi da riaprire e scorrere con più attenzione, perchè nasconde tesori che ad una prima occhiata sfuggono. Come una scatola cinese: si solleva il coperchio e svela una piccola soprpresa che a sua volta, se aperta, ne svela una seconda, e una terza e così via. Un libro da decantazione, che col passare del tempo, delle letture e della sua "messa in circolo", si apprezza sempre più.
Inviato il 27 ottobre a 18:00
Sono una lettrice che segue questa vetrina letteraria con interesse e simpatia e mi rallegro che sia stato dedicato un post a Frank Spada, un autore che mi aveva colpito con il suo romanzo d'esordio- Marlowe ti amo- e che ora, dopo la recentissima pubblicazione del sequel Dimmi chi sei Marlowe, ritovo qui. A mio modesto parere, questo scrittore si presenta come una voce nuova, originale e diversa rispetto al panorama della produzione letteraria italiana attuale. Neanche dire che dopo aver letto, e riletto con grandissimo piacere, Dimmi chi sei Marlowe.cinque sensi e un'anima, auguro a questo autore il successo che si merita. Amelia Somma