Camminando sui pezzi di vetro, Francesco De Gregori è giunto al traguardo dei sessant’anni forte del suo istinto di cantastorie e di una rinnovata voglia di divertirsi sul palco. Dalle prime ballate folk agli album storici e alla dimensione concertistica dell’ultimo periodo, è stata un'evoluzione nella continuità. Sempre a rigorosa distanza di sicurezza dalle mode e dai rituali dello show business. Il suo canzoniere è un compendio di sentimenti sospesi, evocati con tocco visionario, cinematografico. Un percorso che, lungo le curve della memoria, attraversa le fasi più oscure e controverse della storia italiana – dal fascismo agli anni di piombo, da Piazza Fontana a Tangentopoli – acquistando al contempo un respiro universale, all'insegna di un umanesimo laico che anela al riscatto da ogni sofferenza e prevaricazione. Ma nei suoi versi, misteriosi e affascinanti, si è compiuta anche una rivoluzione lessicale decisiva per la canzone italiana. Fra le pagine chiare e le pagine scure è un viaggio nel songbook degregoriano che si snoda attorno ai suoi principali nuclei tematici, in bilico tra personale e sociale, realtà e fantasia, soffermandosi anche su alcune tappe cruciali: l'epopea del Folkstudio, il processo del Palalido, il sodalizio con Lucio Dalla – da BANANA REPUBLIC al ritorno di fiamma di WORK IN PROGRESS – le altre svariate collaborazioni, fino al recente suggello del nume Dylan. L'obiettivo del volume di raccontare, attraverso le sue canzoni e le sue parole, un protagonista assoluto della nostra musica.
CLAUDIO FABRETTI - Giornalista, redattore del quotidiano «Leggo», dirige una delle prime e più seguite webzine musicali italiane, Onda-Rock, e la sua “gemella” OndaCinema. È stato redattore del settimanale Avvenimenti e inviato in Serbia durante il conflitto nella ex Jugoslavia. Ha collaborato con «l’Espresso», «Onda Magazine», «Rockstar» e «Blow Up».
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