Nel pieno degli anni di piombo un delitto comune diventa il caso italiano più lungo della storia del Dopoguerra, con effetti che si ripercuotono a distanza di decenni. Teatro di una vicenda che si presenta come metafora della Sicilia dei contrasti e specchio dell’Italia dei veleni è Ragusa, la città più a sud d’Europa, la più soporosa ma anche la più intossicata. Qui nasce l’accrocco perfetto: il 25 febbraio 1972 viene ucciso un ingegnere dalla vita movimentata. Un giovane giornalista comunista, che sta indagando per “L’Ora” sulle trame nere nella Sicilia sudorientale, accusa del delitto il figlio del presidente del tribunale, che lo uccide il 27 ottobre, diventando così un assassino per dimostrare di non esserlo.
Una “storia semplice”, che però si complica perché il caso giudiziario sul primo delitto e gli effetti sociali del secondo determinano una catena di implicazioni che trasferiscono l’interesse privato sulla vicenda su un piano pubblico, coinvolgendo sempre più la città in uno scontro tra parti sociali e istituzioni, entro una spirale che mette giudici contro giudici, società civile contro stampa locale, partiti contro magistrati e che, in una escalation senza tregua, finisce per coinvolgere figure come Stefano Delle Chiaie e ministri come Diliberto, creando a distanza di quasi quarant’anni nuovi effetti dirompenti e nuovi guasti. Ma nessuno saprà mai chi ha ucciso il 25 febbraio Angelo Tumino e nessuno riuscirà a stabilire il contesto nel quale Roberto Campria decide di sparare a Giovanni Spampinato in una sera di fine ottobre davanti al carcere dove si costituisce. Si parlerà di mandanti occulti che avrebbero armato Campria per zittire un giornalista troppo interessato alle sordide manovre eversive in Sicilia, sarà evocata anche l’oscura sciagura di Montagnalonga, saranno battute piste che portano alla Grecia dei colonnelli, saranno adombrate collusioni con il traffico di opere d’arte e la delinquenza comune in combutta con il neofascismo, ma il mistero rimarrà impenetrabile su tutto l’affaire: a designare uno sciasciano teorema siciliano che diventa canone inverso dell’Italia di ieri e di oggi. massive attack
Il libro del giorno: Il fiele e le furie di Gianni Bonina (Hacca edizioni)
Creato il 24 settembre 2010 da StefanodonnoPossono interessarti anche questi articoli :
-
COSENZA: L’UOMO NOMADE | Peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie,...
Mostra L’UOMO NOMADE peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie, migranti, memorie Cosenza – Palazzo ArnoneMercoledì 1 luglio 2015 – ore 11. Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
ROMA e SUTRI: PRIMA NAZIONALE KIRON CAFE’ | TEATRI DI PIETRA LAZIO XVI EDIZIONE
KIRON cafè TEATRI DI PIETRA LAZIOXVI EDIZIONE PRIMA NAZIONALE SABATO 4 LUGLIO 2015ANFITEATRO DI SUTRI (Viterbo) DOMENICA 5 LUGLIO 2015AREA ARCHEOLOGICA, PARCO D... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
Anteprima: La canzone del sangue di Giovanni Ricciardi
A breve in libreria la nuova indagine di Ottavio Ponzetti, il celebre commissario protagonista dei romanzi che negli anni hanno conquistato migliaia di... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Roryone
CULTURA, LIBRI -
Novità Librose
Titolo: L'ombra del peccatoAutore: Silvia ScibiliaPagine:305Genere: Historical romancePrezzo:€ 1editore: self publishing AmazonTrama:Quando Herman Autier... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Sherzade90
CULTURA, LIBRI -
La civiltà nuragica, dai nuraghi a Mont’e Prama, di Alessandro Usai
La civiltà nuragica, dai nuraghi a Mont’e Pramadi Alessandro Usai(Tratto da: La Pietra e gli Eroi: Le sculture restaurate di Mont’e Prama – 2011)Quando ai... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Pierluigimontalbano
CULTURA, STORIA E FILOSOFIA -
La sarabanda dei falsari archeologici
di Massimo Pittau. Ho letto con attenzione e con vivissimo interesse l’intervista che è stata fatta al prof. Franco Laner, della Facoltà di Architettura... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ