Splendido film Serpico. Mi riferisco al film del 1973 diretto da Sidney Lumet e interpretato da Al Pacino. Brutta storia quella di Serpico, senza ombra di dubbio. Il film si basa sulla storia vera del poliziotto italo-americano Frank Serpico, in servizio nel dipartimento di polizia di New York tra il ‘59 e il ‘72. Brutta storia perché Serpico scoprì e denunciò un malevolo caso di corruzione fra i suoi colleghi ufficiali, dopo che gli avevano fatto del “mobbing” pesante, prima con la loro indifferenza poi diffidenza e poi con minacce e intimidazioni. Mi ricorda un po’ questo il lavoro di Marco Minicangeli “La storia sporca” edito da Controluce Edizioni. Siamo a Roma. Piazza Cavour. Siamo in un commissariato. Alessio Zeni viene affiancato al collega Nicola Sperlo, uno che la giustizia se la fa a modo suo. Il Male si annida tra i meandri di un’’indagine oscura, una storia sporca di traffici narcotici in mano a extracomunitari senza scrupoli, che hanno occupato gli spazi liberi lasciati dalla banda della Magliana, e mignotte straniere tutte con il nome di Irina o Svetlana, invischiate in porno hard core a limiti dell’umano dove rischiano anche la pelle Zeni si lascia sedurre morbosamente dal male, segue le regole di Sperlo e scopre la verità. Il prezzo da pagare però è alto, perché una volta risucchiati dalla Città della Notte non c’è via d’uscita: o si muore o si perde tutto, senza via di scampo.
Marco Minicangeli nasce a Roma nel 1963. è stato tra i fondatori della rivista “Il paradiso degli orchi” e redattore dell’inserto librario “Il topo di libreria” (per il quotidiano “Liberazione”). Da anni si occupa di noir e true crime: suoi racconti sono stati pubblicati in varie antologie del movimento Neonoir, di cui ha fatto parte sin dall’inizio. Tra le sue ultime pubblicazioni: Malaroma (Castelvecchi 2000), Breve storia del Mossad (Datanews 2001), Ammazzo tutti (Stampa Alternativa 2004), Triangoli diabolici (Stampa Alternativa 2006), Uomon (nella collana Segretissimo di Mondadori 2010).
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