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Il libro del giorno: LE MANI SULLA CITTÀ di Gianni Barbacetto e Davide Milosa (Chiarelettere)

Creato il 16 settembre 2011 da Stefanodonno

Il libro del giorno: LE MANI SULLA CITTÀ  di Gianni Barbacetto e Davide Milosa (Chiarelettere)
Vivono tra di noi nella piùtotale normalità. Per la prima volta nomi e cognomi dei boss che hanno messo …le mani sulla città! Dice Ilda Boccassini procuratore aggiunto a Milano: “Esiste un tessuto della nostra imprenditoriache ha interesse a fare affari con le organizzazioni criminali. Vi è un degradoculturale nel quale le organizzazioni criminali si buttano a pesce. Continua anon esserci la folla di imprenditori davanti alla mia porta, nonostante non sifermino i danneggiamenti, gli atti di intimidazione, gli incendi... Non è soloper paura che gli imprenditori non denunciano.”Milano-Italia. “Abbiamo fatto unacittà!” Lo dicono loro: centinaia di uomini della ’ndrangheta che vivono tranoi. Frequentano gli stessi bar, e probabilmente il supermercato dove facciamola spesa l’hanno costruito loro. Ma noi continuiamo a ignorarlo. Quello chestupisce è lo stile di vita. Vite da ricchi, condotte nella più totalenormalità. Auto da centomila euro e vestiti firmati. Imprenditori dalla facciapulita come copertura. Avvocati un tempo insospettabili. Giovani ragazzimilanesi che diventano corrieri della droga. Storie straordinarie eincredibili, tutte raccontate con nomi e cognomi. Succede a Milano, oggi: unacittà che ha toccato il fondo. È questa la sfida a cui sono chiamati il sindacoGiuliano Pisapia e la nuova amministrazione. La borghesia milanese vivetranquilla, intanto i boss sono proprietari di decine di locali, ristoranti ediscoteche alla moda. Veri e propri uomini d’affari, che all’occasione sonopronti a trasformarsi in spietati criminali. La città è cosa loro, guai aostacolarli. In questo libro per la prima volta li vediamo muoversi per le viedel centro, andare allo stadio, cenare insieme e trattare partite di cocaina,costruire palazzi e centri commerciali, celebrare matrimoni a due passi dalDuomo. Ma anche intimidire, minacciare e uccidere, quando serve. E stringererapporti con la politica, eleggere i propri candidati nelle istituzioni. Moltiboss adesso sono in carcere, ma hanno passato il bastone del comando ai figli.Finalmente li vediamo. Ora tocca a noi reagire.
Gianni Barbacetto è giornalistade “il Fatto Quotidiano”. Per Chiarelettere ha pubblicato MANI SPORCHE (conPeter Gomez e Marco Travaglio, 2007).
Davide Milosa è giornalista de“il Fatto Quotidiano”. Da sempre si occupa di cronaca nera e giudiziaria conparticolare interesse per le infiltrazioni mafiose nel Nord Italia.massive attack

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