In questo libro sono compresi gli scritti principali che Raffaele Polo ha ambientato nel “suo” Salento. Inediti, correzioni e aggiornamenti che rendono il testo fluido ed attuale. C’è il seguito de “Il silenzio del Pesciolino Rosso”, ovvero “I disegni di Albarosa” con la riproduzione delle opere originali. E anche per “L’isola delle Pazze” è prevista un’aggiunta con nuovi spunti ...e prospettive. Ma la cosa più consigliabile sta nel considerare questi scritti come un vero e proprio cantiere aperto. Ce ne sono e ce ne saranno altri, che aggiungeranno tessere colorate a questo mosaico che si va componendo e che, come la tela di Penelope, pare non debba mai terminare di ripercorrersi. Immergersi in queste storie vuol dire comprendere l’anima del Salento, dei suoi abitanti, della sua contemporaneità. Scoprire un luogo affascinante e misterioso che nessuna carta geografica può delimitare. Scrive l’autore: “Ho raccolto alcune storie dal Salento, nel tentativo, nell’illusione che la lettura di queste pagine possa dare un’idea di questa terra, che io, come tanti, mi illudo di conoscere; ma che, in realtà, è un vero e proprio mistero, ricchissimo di sollecitazioni e curiosità. Basta fermarsi ad osservare il pinnacolo di un campanile o il fregio di un portone e ci si incammina subito in un percorso fiabesco surreale che chissà dove può portarci. Ho vissuto in questa Terra respirando il profumo del mare e della campagna, ascoltando il dolce idioma dei suoi abitanti, ammirato dalla bellezza e dalla cultura che promana da ogni piccola realtà del suo tessuto. Ho sperato, per lungo tempo, di poter cantare l’incredibile fascino che il Salento offre ai visitatori. Ma ho capito, quando era forse troppo tardi, che l’omaggio più vero, più sincero, più giusto da fare a questi luoghi è di fermarsi. Fermarsi e stare ad ascoltare. Il vento, i rumori della quotidianità, i sospiri e le voci. Ascoltare con il cuore, con il sentimento. E accorgersi che non si può descrivere tutto questo. Non si può neppure tentare di spiegare perché, adesso, mi viene da piangere così, senza motivo. Forse perché sono diventato vecchio ma sento ancora che la vita è bella, e mi dispiace andarmene perché devo abbandonare questi luoghi, questi volti, questi sorrisi. Restano le Storie. Le Storie dal Salento che sono il mio testamento, il mio microscopico contributo alla Memoria dei Padri, dei Nonni, dei nostri Avi che, anche loro, erano tutti, ma proprio tutti, innamorati della propria terra.
Raffaele Polo (Piacenza, 1952) è uno scrittore e giornalista italiano. Ha cominciato la sua attività di scrittore nel 1985, scrivendo testi pubblicati da case editrici come Cingolani Editore, Edizioni del Grifo, Editore La Notizia, Acustica Edizioni, Lupo Editore e Edizioni Antica Roma.
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