Magazine Cucina
Il romanzo piccante in 12 puntate con ricette, amori e rimedi casalinghi della scrittrice messicana Laura Esquivel pubblicato nel 1989, ha come titolo originale Como Agua para Chocolate.
Le 12 puntate a cui fa riferimento il sottotitolo sono i dodici mesi dell'anno, a partire da gennaio fino a dicembre. Per ogni mese viene illustrata una ricetta, con i suoi ingredienti, le dosi e l'occasione o ricorrenza in cui è stata preparata. Ogni pietanza diventa il punto d'inizio per raccontare, sempre un po' di più, della storia di Tita e del suo amore appassionato ed infelice.
Tita e Pedro si conoscono e s'innamorano da adolescenti, ma per un'assurda tradizione familiare la madre, autoritaria, dispotica e crudele ignora totalmente l'affetto profondo che lega i due giovani. Per tale motivo mamma Elena le nega il matrimonio, per destinarla ad un futuro di solitudine, obbligandola ad occuparsi di lei, accudirla e curarla fino alla sua morte.
A lei, cuoca appassionata, non rimane altro che esprimere e comunicare il suo amore al suo amato Pedro, attraverso il cibo.
Infatti, nonostante Mamma Elena avesse cercato di contrastare ogni tipo di contatto tra i due giovani, ritrovatisi a vivere sotto lo stesso tetto, era proprio nella cucina che: "sfuggivano al suo rigoroso controllo i sapori, gli odori, gli ingredienti e i loro eventuali effetti"
La muta comunicazione, che si instaura tra i due innamorati, coinvolge però tutti coloro che mangiano le prelibate pietanze che lei prepara con maestria. Le sue emozioni, i suoi stati d'animo travolgono gli ignari commensali, che passano da inconsolabili tristezze, paragonabili a vere e proprie intossicazioni alimentari, fino ad irrefrenabile frenesie erotiche, un fuoco difficile da spegnere come quello causato dalle Quaglie ai Petali di Rosa, a sua sorella Gertrudis.
"Si staccano con grande attenzione i petali delle rose, stando attenti a non pungersi le dita, perché a parte il forte dolore causato dalla spina, i petali possono rimanere impregnati di sangue e questo, oltre ad alterare il sapore della pietanza, può provocare reazioni chimiche addirittura pericolose."
(...)
"Pedro, nel tentativo di aiutarla a farsi forza, pensò che fosse stato un pensiero gentile portarle un mazzo di rose in occasione del suo primo anniversario come cuoca della fattoria. La miscela di sangue di Tita con i petali di rose che Pedro le aveva regalato si rivelò fortemente esplosiva.
Quando si sedettero a tavola l'ambiente era leggermente teso, e non cambiò fino all'arrivo delle quaglie. Pedro, non contento di aver fatto ingelosire la moglie, senza riuscire a trattenersi, gustando il primo boccone della pietanza, esclamò, chiudendo gli occhi con espressione davvero lussuriosa: Questo è cibo degli dei!"
(...)
A Gertrudis, invece, capitò qualcosa di strano. Pareva che il cibo ingerito le producesse un effetto afrodisiaco perché cominciò a sentire un intenso calore che le invadeva le gambe. Un solletico al centro del suo corpo non le consentiva di rimanere correttamente seduta sulla sedia.
(...)
Tentò di cercare sostegno in Tita, ma quest'ultima era assente. (...) Pareva che per uno strano fenomeno di alchimia il suo essere si fosse dissolto nella salsa di rose, nelle quaglie, nel vino e in ogni odore di quel cibo. In questo modo penetrava ne corpo di Pedro, voluttuosa, aromatica, ardente, assolutamente sensuale.
Era come se avessero scoperto un nuovo codice di comunicazione in cui Tita era l'emittente, Pedro il destinatario e Gertrudis la fortunata nella quale si creava, grazie al cibo, la sintesi di questo singolare rapporto sessuale."
Le pagine di questo romanzo, visionario, spirituale e drammaticamente romantico lascia un piacevole segno Dolce come il Cioccolato.
Buona Lettura e Buon Appetito!
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