IL LIBRO DEL MESE
MAGGIODan Brown dopo avere adoperato tutta la sua conoscenza scientifica su Leonardo da Vinci, torna con un attesissimo romanzo che è già in vetta alle classifiche, prendendo come tema, l'Inferno dantesco e i vari rimandi alla Divina Commedia, di cui abusa ma non trascende il rituale.Il professore di simbologia, si troverà in questo romanzo in Italia, in varie città come Firenze, che appunto dette i natali a Dante, chi non ricorda le due fazioni opposte, i Guelfi e i Ghibellini e Venezia ricca per la sua storia artistica.
Troviamo quelli che sono i prototipi dello scrittore: il thriller storico-esoterico, vari inseguimenti, fughe rocambolesche e caccia all'uomo, al killer che vuole ucciderlo, eliminarlo perchè è in possesso di un oggetto misterioso contente la mappa dell'Inferno dantesco.
La storia in se, è abbastanza prevedibile, ormai Dan Brown ha creato un genere che il lettore ama, predilige e dal quale difficilmente si distacca. Se poi notiamo che l'autore semina qua e la indizi su Dante, forme punitive dei vari gironi infernali e qualche cantica della divina commedia, il successo è presto noto.
C'è una componente nuova nel romanzo, le discussioni con una dottoressa collaboratrice sull'OMS e lo stato demografico in Africa. Nonostante i vari moniti di usare i profilattici durante i rapporti sessuali, per evitare di contrarre il virus dell' HIV, l'intromissione della Chiesa Cattolica e dei Preti volontari scoraggia gli africani dal farlo. Questo è un tema su cui l'autore ha calcato un po la mano, anche per introdurre un argomento ad egli molto caro quale l'ostilità della Chiesa Cattolica e del Vaticano verso i suoi romanzi. Una piccola rivincita, una licenza letteraria, che Dan Brown ha saputo cogliere.
Il libro in questione è un genere puramente d'evasione, ma piace perchè oltre alla storia, che cattura il lettore creando, ritmo, suspence, novità, curiosità, sfoggia delle nozioni in merito ad argomenti sindacabili come i contrasti con il vaticano, la difficile situazione africana e per chi è un appassionato di letteratura, dopo avere letto questo romanzo, si porrà inevitabilmente delle domande su Dante Alighieri, sulla Divina Commedia e sulla cantica più famosa qual'è l'Inferno, spinto da curiosità forse un po morbose, andrà a ricercare in altri testi quegli approfondimenti che Dan Brown, sapientemente non rivela ma accenna giusto per far capire al lettore che il vaso di pandora dev'essere scoperchiato, e si deve attingere ad esso. Il romanzo rimane sopravvalutato per la trama, ma i riferimenti storici sono di grande apporto e questo giustifica e compensa il primo posto nella classifica dei romanzi più letti.
by Lucia Scarfò