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Il libro di un esordiente: un vero salto nel buio

Creato il 12 gennaio 2012 da Simona Giorgino
Il libro di un esordiente: un vero salto nel buioE ok, qui ho parlato di come FB possa essere utile per la promozione del proprio libro. E utile può esserlo, effettivamente, se usato nel modo giusto. Usarlo nel modo giusto può essere, per esempio, starci attaccato 24h su 24, scrivere sempre nuovi post, condividere tanti link, in modo che la gente veda spesso i tuoi aggiornamenti. Di questo mi sto rendendo conto da quando mi ci sono iscritta: se non lo fai, sei perduto. Ma no, io di FB non so proprio che cosa farmene. Non è il mio mondo e non lo è mai stato. La promozione del libro dev'essere fuori di lì, e fuori di qui, fuori dal web (sebbene il web possa essere un grandissimo supporto), tramite presentazioni, interviste, recensioni, cose del genere! E io che credevo che scrivere un libro e portarlo a termine fosse la cosa più difficile e che dopo sarebbe stato tutto in discesa. No! Ora so che la cosa più difficile è promuoverlo. E' ora che inizia la salita. Siamo autori sconosciuti e, in teoria, nessuno potrebbe essere interessato a conoscerci. Perché dovrebbe farlo se può andare al centro commerciale e comprare per pochi euro il suo best seller preferito edito dalla Mondadori? Almeno lì va sul sicuro. Ma noi scrittori emergenti, allora? Che fine facciamo? Perché emergiamo? Faremmo meglio a starcene nelle nostre tane ed evitare un iter così duro? No. Un modo ci dev'essere per emergere, un pochino almeno! Un modo ci dev'essere per farci apprezzare da un numero non bassissimo di gente. Ci dev'essere la possibilità di essere letti da gente che non sia necessariamente imparentata con noi!Come al solito mi sto fasciando la testa ancor prima di rompermela, ma è inevitabile venire a conoscenza di questa cruda realtà quando si pubblica per la prima volta un libro. Non è facile diffondere la voce della pubblicazione, incuriosire il lettore (una bella copertina? un bel titolo? una sinossi completa ed attraente? bastano???), spingerlo a sborsare 15 euro o anche più (i libri degli esordienti solitamente non hanno un prezzo molto basso) per comprare un libro che è praticamente un mero salto nel buio, farsi conoscere, diventare "un nome".
Mi chiedo quanto basti il fatto che il libro sia veramente un buon libro. Perché se non si fa promozione, il libro non arriva lontano, e se non arriva lontano, non si saprà mai se sia un buon libro o meno. Dipende tutto da questo, quindi: da quanto si è bravi a farsi conoscere. Che tu dica d'aver scritto un buon libro non gliene po' fregar de meno a nessuno: devi dimostrarlo!
Il libro di un esordiente: un vero salto nel buio

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