“(…) May all life’s
passing seasons
bring the best
to you and yours.”
Ultimi versi di UN’ANTICA PREGHIERA IRLANDESE
Prendo, quale punto di riferimento, questi ultimi quattro versi di una famosa, conosciuta quanto antica preghiera irlandese, ancora recitata dagli irlandesi in tutto il mondo il giorno di San Patrizio patrono dell’Isola, per raccontare, in modo sintetico, su un qualcosa di importante e di particolare: il Book of Kells o il libro di Kells.
Il book of Kells è un antico codice miniato irlandese risalente all’VIII o al IX secolo dopo Cristo. Fra tutti gli antichi codici miniati irlandesi questo è forse il più elaborato artisticamente e simbolicamente in quanto le decorazioni non hanno eguali per bellezza, perfezione, luminosità e precisione nelle linee e nei contorni.
Il book of Kells fu probabilmente realizzato da monaci di Iona (Scozia) che si rifugiarono a Kells, nelle midlands d’Irlanda, presso il monastero fondato da San Colomba, nell’806 dopo Cristo, per sfuggire ad un’incursione vikinga.
E’ ritenuto fra i più belli manoscritti esistenti al mondo.
E non credo sia un’esagerazione (a mio misero e umile parere personale: quando l’ho visto, nel lontano 1995, ne sono rimasta come incantata) perché è forse il più bello, il più interessante e anche il più misterioso codice – manoscritto che sia mai stato realizzato.
Oggi è conservato al Trinity College di Dublino in una apposita sala, protetto da una speciale barriera di vetri anti – proiettile perché dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Esso contiene i quattro vangeli in latino.
Gli amanuensi (monaci copisti), dopo averlo realizzato, resero prezioso il manoscritto abellendolo con motivi elaborati a intreccio insieme a figure umane e animali. Vi si ritrova (soprattutto negli elaborati motivi a intreccio) una simbologia tipicamente e puramente celtica, che contempla, nelle figure stilizzate e nell’elaborazione dell’astratto, una realtà naturale permeata dal soprannaturale.
I simboli dei quattro evangelisti (il toro per Matteo; l’aquila per Giovanni; il leone per Marco; l’uomo per Luca) sono utilizzati come motivi decorativi. Vi è un monogramma, in particolare, che rappresenta la pagina più elaborata di tutto il manoscritto. Questo monogramma contiene le tre parole con le quali San Matteo inizia il racconto della nascita di Cristo. La prima parola “XRI’” è un’abbreviazione di “Christi”. Un ritratto a piena pagina di San Matteo, in posizione eretta, a piedi nudi e con le spalle appoggiate a un trono, precede l’inizio del suo vangelo. La “X” greca, una coppia di farfalle e un gatto che osserva dei topi. Un angelo fortemente stilizzato. Dei topi che mangiano il pane forse il simbolo dei peccatori pentiti che ricevono la comunione. Il simbolismo dell’intero codice rimane, ancora oggi, di difficile interpretazione.
Per decorare la fine di un rigo sono spesso utilizzate figure umane e animali. Il testo è interamente scritto in caratteri celtici. Un’antica e oscura leggenda irlandese sostiene da sempre che il book of Kells è stato scritto e miniato non da esseri umani ma dagli angeli, inviati appositamente da Dio in terra d’Irlanda per lasciare, al popolo e all’isola, un capolavoro da mostrare al mondo intero e di cui essere fieri nel mondo. La stessa leggenda racconta anche che i simboli e le lettere in esso contenuti nascondono, in modo cifrato, il segreto della musica celtica, “ispirata” o “portata” dagli angeli perché i cuori e gli spiriti ne godessero appieno. E infine, sempre secondo la stessa leggenda, la policromia dei colori del book of Kells riproduce, in miniatura sulla Terra, i colori del Paradiso.
Se ci sia qualcosa di vero in questa leggenda e riguardo a tutto questo non si sa, anche se le leggende racchiudono sempre un fondo o un pizzico di verità dimenticata, perduta o mascherata.
Un gruppo musicale irlandese ha preso il nome di IONA e, ogni componente del medesimo, affascinato e “ispirato” proprio dal book of Kells ne ha dato il titolo ad un’intero album di canzoni: BOOK OF KELLS.
Francesca Rita Rombolà
P. S. During this day and the coming year, God and all irish saints bless you and your family. Happy birthday to you!