ed. Garzanti
Ebbene si, lo ammetto…
Quest’estate me la sono presa comoda e ho decido di “disintossicarmi” un p0′ da tutto ciò che fosse internet e computer.
In fondo non lo faccio per lavoro e avevo voglia di mare, di relax e, soprattutto, di stare un po’ di più con i miei bambini.
Se a questo si aggiunge il fatto che nelle località di villeggiatura le connessioni con la pennina non sono il massimo, vi lascio immaginare che voglia che avevo di stare le ore ad imprecare davanti ad un PC!!!
E allora, oltre al mare, alle grigliate e ai bimbi, ho letto tanto (dopo moltissimo tempo!!) e ho scoperto una passione che, in realtà, avevo dentro da sempre: il giardinaggio.
Nel giardino dei miei ho realizzato un piccolo orto, con pomodori, melanzane, peperoni e varie erbe aromatiche e un’aiuola piena di fiori.
Ho letto manuali, studiato e rovinato mesi di manicure !!!
Ma, mentre stavo inginocchiata per terra, con le mani immerse nella terra a curare le mie piante ero felice.
Non vi dico poi quando è spuntato il primo pomodoro!!!
E, contemporaneamente, quasi fosse un segno del destino, ho letto, tra gli altri, un libro meraviglioso.
Io amo leggere e, soprattutto, amo immergermi nelle pagine di un libro e creare una sorta di empatia con i suoi personaggi.
Ma non sempre accade.
Ci sono libri bellissimi che però non fanno questo effetto.
Quando succede, però, è un piccolo miracolo e allora, non riesci più a staccartene e vorresti che il libro, magicamente, non finisse mai!
Questo è quello che ho provato leggendo “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh.
Già la copertina è una sorpresa.
Ce ne sono di quattro tipi, a seconda del gusto floreale del lettore: rosa rosa, gerbera, buganvillea, Camomilla.
Ma è la storia che ti prende, ti affascina, ti commuove, ti insegna.
La protagonista, Victoria, è un’ orfana vissuta dentro case di accoglienza, con famiglie che la rifiutavano continuamente, fino all’incontro con Elizabeth, che le insegnerà il linguaggio dei fiori.
Linguaggio che per Victoria, che ha paura di amare e lasciarsi coinvolgere, diventa un modo per esprimere le sue emozioni.
Esiste anche il sito, dove potrete scoprire qualche curiosità a proposito di Victoria e del suo mondo e dove potrete scaricare il suo dizionario per scoprire il significato dei fiori.
Vi lascio con queste parole della protagonista:
“Non mi fido, come la lavanda,
Mi difendo, come il rododendro
Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura.
E quando ho paura, lascio che la mia voce siano i fiori”
(da Il linguaggio segreto dei fiori, di Vanessa Diffenbaugh, ed. Garzanti)