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Il lori lento: curioso primate velenoso

Creato il 25 dicembre 2012 da Naturamatematica @naturmatematica
Di mammiferi velenosi non se ne conoscono molti; tra questi, un po' di tempo fa avevamo visto il curioso caso di Lophiomys imhausi, l'unico mammifero finora noto incapace di sintetizzare un proprio veleno, ma in grado di assimilarlo da un vegetale.
Uno dei mammiferi che invece è capace di produrre un proprio veleno appartiene al genere Nycticebus, gruppo di primati a cui appartengono le 3 specie sinora conosciute di lori lento. Quest'animaletto vive generalmente nel Sud-Est Asiatico, ma di recente è stato al centro dell'attenzione dei media perché il suo tenero sguardo, le dimensioni relativamente piccole (in genere non superano i 40 cm di lunghezza) e la caratteristica lentezza nei movimenti, l'hanno reso facile preda del traffico di animali esotici, ed anche in maniera sconsiderata, visto che si tratta di mammiferi a rischio di estinzione.

Il lori lento: curioso primate velenoso

Nycticebus coucang

Nycticebus coucang, in particolare, vive nelle isole Sonda, è un animale insettivoro con una coda molto ridotta, passa la mattina dormendo appallottolato nelle cavità di tronchi e si muove prevalentemente di notte in modo flemmatico, e se avverte un pericolo è capace di restare immobilizzato anche per ore. Nell'incavo dei gomiti possiede delle ghiandole in grado di secernere un potente veleno, che l'animale si porta alla bocca in modo da rendere la propria saliva velenosa, e la femmina con questa cosparge il corpo dei suoi cuccioli, in modo da proteggerli da eventuali predatori. Considerando l'entità della sua lentezza, il lori lento utilizza prevalentemente la saliva velenosa come arma di difesa, iniettandola nel corpo dei predatori o di altre minacce attraverso il morso. Il lori lento, presso le popolazioni locali, è quasi oggetto di venerazione: alcuni infatti, a seconda dell'area geografica, pensano che possa essere portatore di buone o cattive novelle, se non addirittura sventure, perché secondo alcuni la sua espressione facciale sembra perennemente triste, tanto da essere foriera di disgrazie e morte; la sua pelliccia è invece considerata medicamentosa.
Speriamo che si riesca a salvare questo meraviglioso primate dal pregiudizio e dal traffico di animali esotici :(. Intanto, già che c'è, eccovi un servizio della ABC in cui si parla proprio del rischio d'estinzione a cui sono esposti questi animali, e li si può vedere in azione! Che meraviglia che sono! ^__^

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