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Il lunghissimo diario di Robert Shields

Creato il 27 marzo 2011 da Zonwu
diario infinito di Robert Shields
La storia di Robert Shields è pressochè sconosciuta fuori dagli Stati Uniti, ma è decisamente curiosa. Il reverendo Robert Shields, nato nel 1918 e morto nel 2007, è stato un insegnante d'inglese di Dayton, Washington, che viene ricordato per aver lasciato un diario, composto da un totale di 37,5 milioni di parole (si tratta di una stima approssimativa), in cui ha registrato quasi ogni istante della sua vita.
A partire dal 1972, Shields decise di iniziare a tenere un diario per raccontare blocchi cinque minuti della sua vita a scadenze di 40 minuti. Se già l'impresa sembra ardua, c'è da aggiungere che Shields continuò a scrivere sul suo diario per ben 27 anni, fino a quando un infarto gli impedì di scrivere ulteriormente.
Il diario di Shields supera per lunghezza il precedente diario-record scritto da Edward Robb Ellis (21 milioni di parole), giornalista americano che registrò su carta le impressioni avute durante le interviste con personalità del cinema, della politica e dell'economia degli Stati Uniti.
E' talmente voluminoso da occupare 81 scatole di cartone nell'archivio della Washington State University, ma potrebbe non essere il diario più lungo del mondo: anche se il Guinness dei Primati non ha un record per il diario più lungo, ha nei suoi archivi un certo Colonnello Ernest Loftus di Harare, Zimbabwe, che iniziò il suo diario a 17 anni (1896) e terminò nel 1987.
Robert Shields, contrariamente a quanto fece la maggior parte dei diaristi del presente e del passato, modificò completamente i propri ritmi di vita per poter completare il suo manoscritto.
Giunto al punto di pensare che smettere di tenere il suo diario avrebbe potuto "spegnere la sua vita", iniziò a trascorrere quattro ore al giorno sulla veranda del suo ufficio, in mutande, registrando la sua temperatura corporea, la pressione sanguigna, l'assunzione di medicinali, e ogni altra cosa fatta durante l'arco della giornata, in blocchi da 5 minuti o poco più.
Shields iniziò a dormire solo due ore alla volta, in modo tale da poter descrivere nel modo più lucido e dettagliato possibile i sogni avuti durante queste brevi pause di sonno. Si era creato una vera e propria postazione di scrittura: sei macchine da scrivere elettriche, che a turno utilizzava per scrivere note sul suo diario."Forse, osservando la vita di un uomo a quella profondità, ogni cinque minuti e ogni giorno, qualcuno scoprirà qualcosa sulle persone".
Il suo diario riporta note come "grossa quantità di escrementi solidi, e una pinta di urina. Utilizzati cinque fogli di carta igienica" (aprile 1993, 7.05 del mattino), o sequenze come questa:
18 aprile 1994
  • 6:30-6:35: Messi nel microonde due maccheroni Stouffer's e formaggio a 350°
  • 6:35-6:50: Davanti alla tastiera dell' IBM Wheelwriter scrivendo note per il diario
  • 6.50-7.30: Ho mangiato i maccheroni Stouffer's e il formaggio, e Cornelia ha mangiato l'altra porzione. Grace ha deciso di non volerne.
  • 7.30-7.35: Cambiata la luce sopra la porta sul retro dato che la lampadina si è bruciata.
Il diario di Shields è stato donato dall'autore alla Washington State University nel 1999, con la clausola di non poter essere letto o soggetto ad un conteggio esatto delle parole se non dopo 50 anni dalla morte del diarista, anche se alcuni frammenti (come quello citato sopra) sono stati pubblicati dopo il 2007. Assieme al diario, Shields ha donato anche alcuni peli del naso per "studi futuri", attaccati con nastro adesivo alle pagine del diario.
Perchè scrivere un diario così lungo e dettagliato da avere un impatto sullo stile di vita del suo autore? C'è chi sostiene che Shields soffrisse di ipergrafia, una condizione che fa sentire la necessità costante di scrivere. Oltre al suo diario, Shilds scrisse anche 1200 poesie, e reclama la paternità della storia che sta alla base del primo film di Elvis Presley "Love Me Tender".
Che Shields fosse affetto da ipergrafia è molto difficile da accertare: l'ipergrafia sembra essere legata a cambiamenti nel lobo temporale associabili ad episodi di epilessia (8% dei pazienti affetti da epilessia del lobo temporale) e di disturbi bipolari, e determinare questo da un ciuffo di peli del naso non è la cosa più semplice di questo mondo.
Ma analizzare a fondo il suo diario (cosa possibile solo tra 46 anni) potrebbe essere utile a determinare se Shields fosse realmente affetto da ipergrafia. Sappiamo già di altri episodi passati di ipergrafia che riguardano personaggi illustri come Vincent van Gogh, Fyodor Dostoevsky e Lewis Carroll. Carroll, ad esempio, scrisse oltre 98.000 lettere, composte da testo cifrato, rebus e anagrammi, e oggi siamo a conoscenza di alcuni degli aspetti meno evidenti della sua personalità anche grazie a ciò che scrisse.
E per concludere in bellezza, un altro caso di ipergrafia, contemporaneo alla composizione del diario di Shields: il diario dell'ex senatore americano Bob Graham.
Graham tenne un diario a partire dal 1977, terminando nel 2003 con quasi 4.000 quaderni in cui è registrato ogni momento della sua vita, da ciò che ha noleggiato da Blockbuster agli sconosciuti incontrati in aeroporto.
Ogni quaderno, con la copertina colorata in base alla stagione, copre un arco temporale di soli 2-3 giorni, ed è dettagliato in modo maniacale: cambi di peso dell'autore, vestiti indossati, cibo mangiato, informazioni di lavoro e su incontri politici.
Graham fu anche proposto per la candidatura al fianco di Al Gore, ma i consulenti politici del partito ebbero il timore che l'abitudine di scrivere un diario di quel genere avrebbe potuto far apparire il senatore "un po' troppo eccentrico", e ritirarono la sua candidatura.
Robert Shields, Wordy Diarist, Dies at 89

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