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Il lungo addio - Robert Altman

Creato il 25 giugno 2013 da Frank_manila
il lungo addio A detta di molti Il lungo addio è il capolavoro di Robert Altman... tanto per la cronaca, io mi vorrei inserire tra quei "molti" e nelle righe qui in basso provo anche a spiegarvi perché.
La rivisitazione del noir americano improntata da Altman con Il lungo addio è di quelle che vogliono stravolgere l'intero genere, un genere che ha avuto tanta fortuna negli anni '40/'50 e che ha ormai delle regole ben precise e consolidate. Per fare quanto detto, Altman decide di portare sullo schermo forse il personaggio principale, l'archetipo, ovvero il Philip Marlowe di Raymond Chandler.
Il grande regista rende Marlowe meno bogardiano, più cazzone nei modi, gli infonde sia ironia che umanità che fragilità e cambia il finale rispetto alla versione catacea. Non troviamo il classico ufficio, non abbiamo fumosi night, non c'è una vera femme fatale, in pratica qualsiasi cliché o topos viene annullato e talvolta persino deriso.  La scelta di infarcire il tutto con personaggi un po' sopra le righe, che hanno uscite anche grottesche, contribuisce a questa svuotamento rivoluzionario. 
Stilisticamente Altman predilige mostrare spesso i personaggi attraverso ostacoli visivi che sfocano e distorcono l'immagine con l'intento di voler trasmettere, anche grazie ad una fotografia pallida e tenue, sia un senso di distacco verso Marlowe, a tratti persino emotivo, che la disillusione di quest'ultimo verso qualsiasi cosa.
Elliott Gould con la perenne sigaretta tra le labbra, manco a dirlo, è straordinario e la sua interpretazione del detective è pari a quelle di Bogart e Mitchum.
Un Capolavoro!

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