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Il luogo dei poeti estinti

Creato il 01 aprile 2011 da Rita Charbonnier @ritacharbonnier
Alcuni giardinieri davano acqua alle piante, lungo la muraglia, facendo oscillare l’innaffiatoio con un movimento continuo ed eguale, in silenzio. I cipressi funebri s’inalzavano diritti ed immobili nell’aria: soltanto le loro cime, fatte d’oro dal sole, avevano un leggero tremito. Tra i fusti rigidi e verdastri, come di pietra tiburtina, sorgevano le tombe bianche, le lapidi quadrate, le colonne spezzate, le urne, le arche. […] Gli oleandri ondeggiavano con grazia, tutti invermigliati di fresche ciocche fiorite; i rosai si sfogliavano ad ogni fiato di vento, spargendo su l’erba la loro neve odorante…
Gabriele d’Annunzio, Il piacere, Libro quarto


Il luogo dei poeti estintiIl cimitero acattolico di Roma (detto “degli inglesi”) è uno dei cimiteri artistici più suggestivi al mondo. Molto amato dai poeti, è ricco di memorie letterarie. Gabriele D’Annunzio vi ambientò un episodio de Il piacere e Pier Paolo Pasolini s’immaginò a colloquio con Antonio Gramsci davanti alla sua tomba ne Le ceneri di Gramsci; vi sono sepolti anche Percy Shelley e John Keats; e poi Carlo Emilio Gadda, Gregory Corso, Amelia Rosselli e Dario Bellezza; nonché August von Goethe, figlio di Johann Wolfgang von Goethe, e Tat’jana Tolstaja, figlia di Lev Tolstoj.
Merita una visita, magari in compagnia di un bel libro che aiuti a scoprirne i gioielli più nascosti. Cimitero acattolico. Guida romanzata del cimitero settecentesco di Roma di Alessandro Rubinetti (appena pubblicato da Iacobelli edizioni, € 15) è concepito come un viaggio in un “museo delle anime”, secondo le parole dell’autore.

Il luogo dei poeti estinti

Foto di Andrea Presciuttini

Gli artisti, ribelli nello spirito, che ci hanno donato grandi pagine di letteratura continuano a parlarci, in questo parco. Non è infrequente trovare sulle loro tombe, ben ripiegati tra i fiori, bigliettini di visitatori, ammiratori, amanti delle loro opere, frasi d’amore che è bello spiegare e leggere per poi rimetterle dov’erano, con rispetto.
Il libro di Alessandro Rubinetti, unico nel suo genere, ripropone su carta la suggestiva e collaudata “visita teatralizzata” realizzata dalla sua compagnia Teatro Reale durante le visite al cimitero.
 Ne nasce un cammino originale attraverso la lingua universale dei sentimenti. Tra palcoscenici naturali, opere d’arte e ruderi antichi, seguendo i percorsi proposti dalla guida il visitatore si ritrova immerso in un viaggio nel tempo, scandito dai versi dei grandi poeti e scrittori, accompagnato lungo un tragitto che si snoda attraverso i secoli e gli eventi.

Il luogo dei poeti estinti

Indicazioni per le tombe di Shelley e del figlio di Goethe


Alessandro Rubinetti è autore, regista e insegnante di teatro. Dopo la laurea in Economia e commercio si è dedicato prima al doppiaggio, poi alla carriera di attore per approdare in ultimo alla regia. Ha fondato la compagnia Teatro Reale con la quale ha messo in scena percorsi teatrali guidati da attori in costume nei siti archeologici di Ostia antica, del Foro romano, di Villa Adriana e dello stesso cimitero acattolico.

Il luogo dei poeti estinti

Alessandro Rubinetti durante una visita teatralizzata del cimitero acattolico


Cimitero acattolico. Guida romanzata del cimitero settecentesco di Roma si trova nelle migliori librerie e anche in sede, presso il Centro Visitatori.


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