Magazine Cultura

“Il lupo e il filosofo” di Mark Rowlands

Creato il 08 luglio 2010 da Danidom57


di Daniela Domenici

Homo, homini lupus: L’uomo è lupo per un altro uomo. Spesso l’uomo si comporta più come un animale (invece che come essere intelligente dotato di razionalità) nei confronti di altri uomini. Ciò significa che: ogni uomo è pronto a diventare

“Il lupo e il filosofo”  di Mark Rowlands
violento ed aggressivo (come un lupo) per difendere i propri interessi personali da altri uomini.”: questo celebre motto latino è esattamente l’opposto del concetto che è alla base di questo splendido libro del filosofo Mark Rowlands: l’animale, cioè Brenin, il lupo protagonista, ha molta più razionalità dell’essere umano, Mark, a cui regala quotidianamente, nei dieci lunghi anni in cui vivono insieme, esempi di intelligenza, di fedeltà, di amore che ci danno infiniti punti di riflessione. Anche quando nella vita di Brenin e Mark arrivano Nina e Tess, due cagnoline, i nuovi equilibri che si vengono a creare, i nuovi legami affettivi che si instaurano sono esempi pregnanti per noi “umani”, i cosiddetti “esseri intelligenti dotati di razionalità” del motto latino. Il lamento funebre di Mark, poi, davanti alla pira su cui giace Brenin, è, per chi scrive, l’acmè di tutto il libro, il momento topico, uno straziante dolore descritto magistralmente.

Ma Mark Rowlands è anche docente di filosofia, nella vita reale, e voglio porre alla vostra attenzione alcuni suoi concetti, tratti da questo libro, che ritengo degni di attenta riflessione.

“Il pensiero” p. 150-151 …”Il pensiero è come un groppo in gola che si sente salire lentamente, adagio, e con lui sale anche la dolce promessa del sollievo. Poi, però, ci si rende conto che si tratta di un vicolo cieco e il groppo, il blocco, scende di nuovo nello stomaco e si cementa dentro, duro, ostinato e sgradevole come un cattivo pasto. Magari, dopo un po’, si intravede una strada nuova e la speranza rinasce, ma il pensiero non è ancora pronto e si inabissa di nuovo. Non si può costringere un pensiero a farsi pensare più di quanto si ossa costringere un coniglio a farsi catturare. Il pensiero arriverà – e il coniglio verrà catturato – solo al momento giusto. Tuttavia non si può neppure ignorare il p0ensiero e limitarsi semplicemente ad aspettarlo: bisogna mantenere alta la pressione su di esso, altrimenti non arriverà mai. E alla fine, se si è fortunati e diligenti, il pensiero arriva e a quel punto uno è in grado di pensare qualcosa che prima per lui era troppo difficile da pensare. Il sollievo è innegabile ma non è questo il punto. Presto si passerà al pensiero successivo  tutto il penoso processo ricomincerà”…

“L’amore” p. 173 …”L’amore ha molte facce. E, se ami, devi essere abbastanza forte da saperle considerare tutte. Io credo che l’essenza della “philia” sia molto più dura, molto più crudele di quanto ci piaccia ammettere. C’è una cosa senza la quale la “philia” non può esistere e non è questione di sesazioni ma di volontà. “Philia”, l’amore adeguato al tuo branco è la volontà di fare qualcosa per coloro che fanno parte del branco anche se non vuoi farlo, anche se ti fa orrore e ti disgusta e anche se, alla fine, potresti dover pagare un prezzo molto alto, forse più alto di quanto tu possa sopportare. Lo fai perché è ciò che è meglio per il branco. Lo fai p0erchè devi. Può darsi che tu non sia mai costretto ma devi essere sempre pronto a farlo. L’amore a volte è disgustoso. L’amore può dannarti per l’eternità. L’amore può portarti all’inferno. Ma se sei fortunato ti riporterà i8ndietro”…

“Il momento” p. 196-197 …”Non riusciamo mai a goderci il momento per quello che è di per sé perché per noi il momento non è mai quello che è di per sé. Il momento è continuamente “spostato” sia in avanti sia all’indietro. Quello che per noi è l’adesso è costituito dai nostri ricordi di ciò che è avvenuto prima e dalle nostre aspettative di ciò che verrà. E questo equivale a dire che per noi no c’è un adesso. Il momento del presente è spostato, distribuito nel tempo: il momento è irreale. Il momento ci sfugge sempre. E quindi per noi il significato della vita non può mai essere al momento…per noi nessun momento è completo in se stesso. Ogni momento è adulterato, inquinato da ciò che ricordiamo e da ciò che ci aspettiamo. In ogni momento della nostra vita l freccia del tempo ci mantiene “verdi e morenti”. E questa è la ragione per cui crediamo di essere superiori a tutti gli altri animali”…


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog