Il Mager misura l’impatto sociale

Un euro e 46 centesimi di ritorno sociale per ogni euro investito nella riqualificazione di un polo industriale a Iglesias in Sardegna. È quanto hanno misurato, dopo aver messo a punto l’innovativa metodologia per farlo, i quattro studenti del Master in green management, Energy and corporate social responsibility della Bocconi (Mager) incaricati di valutare il ritorno sociale sull’investimento (Sroi) di un progetto messo in cantiere dalla Renovo Bioenergy. Silvy Boccaletti, Davide Della Valentina, Giuseppina Giacalone,Simon Steen Moeller hanno sviluppato il lavoro nell’ambito dei progetti sul campo che ogni anno gli studenti del master sono tenuti a realizzare.

La Renovo costruisce centrali termoelettriche cogenerative a biomasse. Il progetto per Iglesias prevede la costruzione di una centrale che fornisca l’energia a un centro per la realizzazione di innovativi pannelli verdi per la bioedilizia, il quale sarà gestito da una cooperativa sociale. “Abbiamo individuato una metodologia che consentisse di valutare l’impatto sociale del progetto, valutando lo Sroi, il ritorno sociale sull’investimento”, spiega Davide Della Valentina, che dopo la consulenza sul campo ha deciso di continuare l’implementazione del progetto attraverso uno stage presso la Renovo stessa. “L’aspetto innovativo è che tale valutazione è fatta su un settore che di solito non è oggetto di questo tipo di considerazioni, come quello dell’energia”.

Inoltre, per valutare lo Sroi, “il processo di calcolo prevede il coinvolgimento degli stakeholder, ossia della comunità di riferimento”, aggiunge Clodia Vurro, docente di social entrepreneurship and innovation e responsabile del progetto sul campo di questo gruppo di studenti. “Nel caso di un’impresa privata tale coinvolgimento non è un atto dovuto, quindi, chiedendo agli studenti del Mager di valutare l’impatto sociale, l’azienda mostra di aver ben compreso la ricchezza del concetto di valore sociale creato e di impatto sulla società che un progetto di questo tipo può avere”.

Andrea Celauro