Il magico mondo di Hogwats: fantasie e giochi di bambina
Creato il 29 giugno 2014 da Lucia Savoia
Difficilmente le esperienze che segnano un bambino vengono dimenticate in età adulta; alcuni ricordi ed emozioni restano indelebili, ci accompagnano per tutta la vita. Giorni fa, rimettendo in ordine la mia libreria stracolma, ho riscoperto dei romanzi letti da bambina, che forse hanno più di tutti condizionato il mio amore per la letteratura. Potrebbe sembrare strano, ma parlo della saga di Harry Potter. Un racconto per bambini appunto, specialmente il primo romanzo, ma dalla forza espressiva strabiliante. Forse molti troveranno più adatte letture come I tre moschettieri,Il barone rampante o Piccole donne, capolavori indiscussi e senza dubbio imbattibili. Tuttavia a dieci anni io amavo perdermi in quelle avventure, riuscivo a immedesimarmi perfettamente con uno dei personaggi, calandomi nella storia come se fossi io a viverla. Non so se ciò fosse dovuto alla fantasia di una ragazzina o al potere evocativo del libro. Senza dubbio la Rowling ha avuto la brillante capacità di scrivere una saga mozzafiato, intrigante, che cattura il lettore a tal punto da costringerlo a continuare, ad andare oltre, a finire il capitolo. Harry, Ron e Hermione,i protagonisti, ormai sono famossissimi, soprattutto grazie ai film, che il più delle volte hanno stravolto la storia dei romanzi, creando "un'americanata" commerciale e spettacolare. Essi non sono divi di Hollywood, ma dei ragazzi che si trasformano, crescono psicologicamente durante i sette anni di racconto, passando per tutte le fasi adolescenziali che vive qualsiasi ragazzo: i primi amori, la paura di non essere accettati, gli obblighi scolastici, il peso di sentirsi diversi, l'amicizia forte, genuina e sincera. Mille personaggi affollano i romanzi, portando una piccola peculiarità indispensabile per completare la storia: la saggezza di Albus Silente, l'intransigenza di Minerva McGranitt, l'ambiguità di Severus Piton, la follia della caotica famiglia Wesley, la bontà di Sirius Black, la malinconia di Lupin
Il castello di Hogwarts è la scuola in cui tutti i ragazzi vorrebbero studiare, lontani dalla famiglia e in piena libertà; inoltre Rimedi contro le arti oscure è certamente più interessante della fisica, il corso di Trasfigurazione è meglio del diritto e ovviamente Incantesimi è di gran lunga più semplice della grammatica italiana. La magia è forse l'elemento che più di tutti rende interessante i romanzi, e la Rowling miscela la fantasia con la mitologia. La storia è così perfettamente costruita che bisogna tener presente ogni piccolo particolare sparso tra i libri per poter comprendere appieno il racconto. Ogni emozione è descritta nel particolare e coglie propio le sensazioni di qualsiasi adolescente: la paura per l'ignoto, il fascino del male, il desiderio di ribellarsi, incontinenza e l'insoddisfazione.
Non mancano alcuni spunti piuttosto tetri: Voldemort rappresenta l'incarnazione stessa del male, non più mago nè uomo, solo un essenza maligna e potente. Al suo servizio militano ogni sorta di esseri spaventosi: i dissennatori che succhiano via l'anima,e i mangiamorte, maghi particolarmente sadici e crudeli.
In questo gioco di ombre e luci, fantasia e realtà, è facile restare affascinati. Ecco perchè da bambina restavo sveglia la notte, nascosta con la torcia sotto le coperte pur di finire il capitolo, sognando un mondo incantato e vivace. E' molto difficile volare con la fantia, librarsi in mondi sconosciuti e ignoti, vivere vite alternative, ma i romanzi della Rowling lo rendono semplice come camminare. Certamente Harry Potter resta un romanzo per bambini, ma così efficace da poter avvicinare chiunque al fantastico mondo della letteratura.
Articolo originale di Sentieri letterari.
Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.
Potrebbero interessarti anche :