Quello di cui vi parlerò oggi è un artista veramente prodigioso. Lavora giorno e notte in tutta la città. Lo potreste incontrare lungo i marciapiedi del Corso come nei vialetti dei Giardini Pubblici, nei vicoli della città vecchia o sull’argine. Ovunque, con maestria insuperata, applicherà la sua arte con una costanza sorprendente.
La sua creatività, tuttavia, non si limita alle strade cittadine. L’esercita infatti anche nelle veloci carrozze della metropolitana, sui traballanti tram di superficie, negli eleganti bar del centro, nei costosi negozi alla moda presi d’assalto dai turisti e nelle affollate sale dei cinema del centro. Persino all’Opera il sabato sera o la domenica mattina nella Cattedrale.
Gli amici del Bar lo chiamano “il Mago”. E lo salutano con rispetto quando fa il suo ingresso, sempre elegantemente vestito.
Il Mago è una vera leggenda e molti lo cercano ovunque. Ma, se vi è venuta la curiosità di vederlo all’opera, devo avvertirvi che è quasi impossibile trovarlo. Non preoccupatevi, però, prima o poi sarà lui a trovare voi. E non sarà neppure necessario mettere mano al portafogli per allungargli una monetina. Sarà lui a servirsi, sfilandovelo da sotto il naso.
Il racconto è stato scritto per il n. 24 di A6 Fanzine, dedicato agli Artisti di strada. È anche un omaggio a certi famosi personaggi della commedia italiana.