Quando la favola diventa film.
Titolo: Il mago di Oz
Regia: Victor Fleming
Cast: Judy Garland, Frank Morgan, Ray Bolger, Jack Haley, Bert Lahr, Margaret Hamilton, Billie Burke
Protagonisti: Bambini, Crature Fantastiche
Materia: Fantastico, Scontro tra Bene e Male, Musicale
Energia: Avventure, Immaginazione Infantile
Spazio: Mondo Fantastico, Usa
Tempo: 1900
Dorothy sorpresa all’esterno da un tornado si rifugia in casa non riuscendo a raggiungere il rifugio dove suono i suoi.
L’uragano si abbatte sulla casa e la povera Dorothy viene colpita da una finestra e sviene.
Si ritrova cosi trasportata in un mondo fantastico e la sua fantasia trasforma le persone della sua vita in personaggi che andranno a popolare il suo sogno.
La sua casa cade in testa ad una strega cattiva la cui sorella, la strega crudele dell’Ovest, vuole vendetta oltre le scarpine rosse che sono magicamente comparse ai piedi di Dorothy.
Glinda, la strega buona del nord, gli suggerisce di andare dal grande e potente Oz, un mago che vive nella città di smeraldo e che la rimanderà a casa nel Kansas.
Per arrivare alla città di smeraldo basta seguire il sentiero dorato, qui Dorothy incontrerà lo spaventapasseri senza cervello, l’uomo di latta senza cuore e il leone senza coraggio, i tre si uniranno a lei per chiedere al mago di Oz rispettivamente un cervello, un cuore e un pò di coraggio.
Inizia l’avventura fantastica di Dorothy per tornare a casa.
Film per ragazzi di un’altro secolo tratto dal libro “Il meraviglioso mago di Oz” di L. Frank Baum, con i suoi insegnamenti sempre attuali al limite della favola.
Il sapere e la conoscenza, la padronanza dei sentimenti delle emozioni e il rapporto con gli altri, il tutto condito da un pò di coraggio danno ad ogni individuo la possibilità di esprimersi e realizzare i propri sogni.
E come ci insegna il film al ritmo di musica, tutto questo è dentro di noi!
Spaventapasseri: “Io non so ragionare. La mia testa è piena di paglia. Per questo chiederò al Grande Oz di darmi un po’ di cervello. Tu ce l’hai?”
“No. La mia testa è vuota. Ma l’intelligenza non è la cosa più importante nella vita, penso che sia meglio avere un cuore” risponde il Boscaiolo di Latta.
“Io chiederò un cervello, perché uno stupido non può sapere cosa farci con il cuore”
“Io prenderò il cuore, perché l’intelligenza non rende felici e la felicità è la cosa più importante”
Dorothy non disse nulla, perché non sapeva proprio decidere chi dei due avesse ragione.
Al trio si aggiunge presto un bizzarro Leone Codardo, ben lontano dal coraggioso stereotipo di re della foresta:
“Il Re degli Animali non dovrebbe essere un codardo!” disse lo Spaventapasseri.
“Lo so” rispose il Leone asciugandosi una lacrima con la punta della coda. “ma davanti al pericolo il cuore mi batte forte e questo mi rende infelice”.
“Almeno tu hai un cuore” disse l’Uomo di Latta “io no. Per questo faccio un lungo viaggio: per chiedere al Grande Oz di darmi un cuore”.
“Io invece lo pregherò di darmi un po’ di cervello” lo informò lo Spaventapasseri.
“E io lo supplicherò di farmi tornare nel Kansas” aggiunse Dorothy
“Credete che Oz potrebbe darmi un po’ di coraggio?” chiese il Leone Codardo.
“Sì, se può dare a noi un cuore, un cervello e il Kansas!” rispose Dorothy.
Voto finale: Bello
Frase del Film: Nessun posto è bello come casa mia.