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Il male di vivere: I dieci comandamenti.

Creato il 25 settembre 2011 da Rvassallo @RVassallo

In una società dove non esistono valori, dove l’egoismo ha piantato il suo germe e infettato la maggior parte del genere umano, dove tutto è stato scritto, detto e fatto, nuovi dei sono nati dalle ceneri di divinità ancestrali dimenticate, e nuove leggi vengono sovrascritte e quelle che per millenni hanno condotto nel bene o nel male, il cammino del genere umano.

Una nuova divinità sopra di tutte ha occupato il posto di un dio stanco e vecchio, che da tempo ha smesso di fare sentire la sua voce al’umanità.  Questo nuovo nume luccica più del sole nel cielo, la sua potenza ha soggiogato gli uomini sin dal primo giorno che fu creato, già perché fu proprio l’essere umano che un tempo creò questo dio e lo pose in alto e in vano la vecchia divinità cercò di spodestarla.

Ora a distanza di secoli, questo nuovo dio ha consolidato il suo posto, ma non nel cuore degli uomini, dove l’antica divinità risiedeva, bensì nella loro mente, molto più debole e malleabile e suscettibile agli inganni.

Questa nuova divinità, si arrogò il diritto di vita e di morte, rivendicò la sua potestà su tutti gli esseri umani, e tramite loro pretese che le antiche leggi furono cambiate.

Così a furor di popolo anche gli arcaici codici che furono incisi col fuoco sulla pietra, furono sostituiti da nuove leggi, che prendendo spunto da quelle vecchie, ne ripresero alcuni aspetti, cambiandone però i contenuti.

“Scese in terra, preceduto da tuoni e fulmini tali che sulla superficie terrestre mai si videro, gli oceani si ritirarono, i fiumi si prosciugarono, le stelle smisero di brillare e il sole si nascose”. “Egli occupò il suo posto sul trono, la sua luce era tale da offuscare quella del giorno, la sua potenza era tale da oscurare quella delle folgori, il suo colore era dell’oro lucente e il suo nome era * χρήματα.”

“Prese le tavole della legge che un tempo furono riscritte, le gettò dall’alto di una rupe e scese tra gli uomini, per insegnare una nuova legge, destinata a superare le insidie del tempo”.

 1) Non avrai altro dio fuori che me, io sono il signore dio tuo.

Come potrebbe essere diversamente, quel dio creato a somiglianza dell’uomo, ne aveva presi i vizi e i difetti, dio geloso, più del Dio stesso. Si compiaceva di essere adorato, per lui furono commessi abomini e delitti, per lui alzato più in alto che il figlio dell’uomo, innalzato più in alto sugli altari, che il sacro sangue di Gesù, per lui la donna e l’uomo si svendettero come la più insulsa delle merci. Per lui, la dignità cominciò ad avere un prezzo, la vita a non averne per nulla.

Adorato e glorificato, ha posto Lucifero seduto sul trono di Pietro, e i suoi proseliti ora siedono sugli scanni del mondo.

Troppi dei hanno affollato l’Olimpo umano, troppe divinità rivendicano di essere adorate e glorificate, etroppe vite si stanno sprecando per i loro inutili sacrifici.

*χρήματα = denaro 



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