E’ la spesa per interessi sul Debito Pubblico che il nostro Paese deve pagare a coloro che ci prestano i denari per andare avanti, per pagare i dipendenti pubblici e le pensioni dei nostri genitori.
Potremmo terminare qui il post, non essendoci molte altre considerazioni da fare…
E’ chiaro a tutti (a tutti?) che la prima cosa che il Governo, una volta costituito, dovrà affrontare sarà quella di trovare una soluzione per abbattere il Debito Pubblico, altrimenti ogni altra misura, ogni altro provvedimento, sarà inutile.
Anche iniettare risorse per investimenti che producano nuova occupazione e nuovo lavoro sarebbe inutile se non si facesse qualcosa per abbattere un Debito Pubblico che è diventato il buco nero della nostra economia reale.
Eppure sembra che il nuovo Parlamento, rinnovato da qualche settimana, ringiovanito e ringalluzzito dal Movimento 5 Stelle, non si renda conto della gravità della situazione. Ieri, lo sguardo del Presidente Napolitano intervistato dalle TV in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia esprimeva, senza bisogno di parole, tutta la preoccupazione del momento storico che stiamo vivendo. Contemporaneamente il Capo Bastone del M5S bastonava, per ora verbalmente, i Senatori dissidenti che avevano osato votare a favore dell’elezione di Pietro Grasso a Presidente del Senato. Interessante modo di affacciarsi sulla scena politica istituzionale da parte del Leader dei 5S.
Invece di collaborare nell’accelerare il più possibile la formazione di un Governo forte che inizi da subito a rispondere ai bisogni del Paese, coinvolgendo il più possibile tutte le forze politiche presenti in Parlamento che abbiano veramente voglia di cambiare rotta con il passato, il nuovo Movimento, cui tanti italiani delusi hanno dato fiducia e voto credendo di avere a che fare con persone adulte e responsabili, sta facendo melina, perdendo tempo prezioso e puntando a nuove elezioni, ritenendo così di poter incrementare i già alti consensi ottenuti.
Credo che così facendo i grillini stiano sbagliando strategia, ma soprattutto stanno danneggiando il Paese.
Non siamo economisti ma, ribadiamo: 300.000.000 di euro al giorno, 3.000.000.000 di euro ogni dieci giorni, 9.000.000.000 di euro al mese (cioè circa 18.000.000.000.000 di vecchie lire al mese) di interessi ci sembrano un po’ troppi da sostenere, anche per un Paese come il nostro.
In questo Paese esiste ancora qualche personalità illuminata che dimostri di aver compreso il problema e incominci seriamente a pensare a come risolverlo? (un piccolo consiglio: lasciamo stare l’aumento delle tasse, ci ha già provato il Governo dei Professori in Economia, ma l’esito è sotto gli occhi di tutti, è stato una tragedia, peraltro annunciata da molti).
La strada deve essere un’altra.
Altrimenti penso che a noi italiani rimanga solo una cosa da fare, quello che fa il Presidente di un club che ha già esonerato e sostituito durante il campionato tutti gli allenatori disponibili in Italia, ma nonostante ciò la squadra continua a perdere e rischia di andare in Serie B: ingaggiare un allenatore straniero.
Diamo l’incarico di Primo Ministro ad un leader straniero che, senza inciuci e senza guardare in faccia a nessuno, senza conflitti di interessi, affronta i mali cronici che affliggono il nostro Paese iniziando dall’ abbattimento programmatico, deciso, continuo, risolutivo del Debito Pubblico.
Se ci pensiamo, potrebbe essere il male minore…