A me piacerebbe che si seppellissero i morti nei pioppeti che ci sono
dappertutto sui bordi della città, nelle anse del fiume e dei canali che
la circondano. Sotto ogni pioppo seppellirei un morto e le radici
dell’albero avvolgerebbero lentissimamente il corpo come fa il ragno
crociato quando si butta sulla preda e la stringe a sé con tutte le otto
zampe e poi la morde iniettando il veleno che non uccide ma
paralizza, in modo che la carne rimanga viva e fresca per i pasti
successivi: allo stesso modo le radici dell’albero mi avvolgerebbero
e poi una, con lentezza vegetale, mi trafiggerebbe sottraendomi quel
tanto di vita che serve per la vita dell’albero.
IL LIBRO – Torna finalmente disponibile Il male naturale di Giulio Mozzi, un libro di racconti bello e intenso, scritto da quello che è oggi in Italia il maestro riconosciuto della forma breve.
Pubblicato originariamente nel 1998 da Mondadori, Il male naturale è straordinario per lo sguardo che contiene: uno sguardo attentissimo alle cose che crediamo di conoscere (l’amore, l’amicizia, il dolore dell’abbandono, la speranza negli eventi che verranno) e che, messe in pagina da Mozzi, ci sembra di capire per la prima volta. In ogni momento siamo lì, con i suoi personaggi, e attraverso le loro vite sentiamo che la nostra si fa più ricca di esperienza e di sentimento.
I temi a volte sgradevoli – la pedofilia, la morte in giovane età, l’alcolismo e altri ancora – portarono il libro a un fraintendimento e una interpellanza parlamentare. La conseguenza fu che il volume sparì in fretta dalle librerie, privando i lettori della possibilità di leggere un libro che è, semplicemente, molto bello. Per questo Laurana editore ritiene che sia un atto di civiltà ripubblicarlo: per restituirlo ai suoi destinatari, cui nel 1998 non è potuto giungere.
Questa nuova edizione è corredata da due testi scritti appositamente: uno dello stesso Mozzi, che racconta cosa accadde nel 1998, e uno scritto di Demetrio Paolin, che delinea l’importanza di Mozzi come scrittore-maestro per la generazione successiva.
Perché vale la pena di leggere Il male naturale? Perché è un libro che ha il coraggio di mostrare cose da cui tutti distolgono lo sguardo. La malattia, la perdita dell’innocenza, la morte.
In secondo luogo perché ci riguarda. Che lo ammettiamo o no, una forza che possiamo ben definire male naturale è dentro ognuno di noi. E agisce.
Infine perché Giulio Mozzi, con la sua prosa meticolosa, con i suoi versi pieni di echi, ci offre una voce rarissima quanto a consapevolezza di sé.
L’AUTORE – Giulio Mozzi è nato nel 1960. Abita a Padova. Ha pubblicato sei raccolte di racconti: Questo è il giardino (Theoria, 1993; poi Sironi, 2005), La felicità terrena (Einaudi, 1996), Il male naturale (Mondadori, 1998), Fantasmi e fughe (Einaudi, 1999), Fiction (Einaudi, 2001), Sono l’ultimo a scendere (Mondatori, 2009).
Molte delle sue riflessioni, e notizie sulle sue attività, vengono raccolte in vibrisse.wordpress.com
INCIPIT – Siete i benvenuti, signori. Speravo proprio che veniste. Ecco, entrate. Fate piano, per favore. Se volete togliervi i mantelli, prego. Un attimo, li porto di là. Ecco. Forse c’è qualcuno che non conoscete ma, chiedo scusa, preferisco non fare presentazioni. È meglio se non c’è rumore di sedie e di conversazione. Tutti siete qui per la stessa ragione, mi pare che questo basti. Ecco, da questa parte. Richesse è nella sua stanza ma non posso farvi entrare adesso, ci sono i medici. Credo che non staranno dentro a lungo. Hanno finito il loro lavoro e non servono più. Hanno fatto quello che potevano, credo.
Il male naturale – Giulio Mozzi – pp. 216, euro 15.50 – Laurana editore – collana: rimmel (narrativa italiana) – data di uscita: 28 gennaio 2011