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Il male sociale sulle pagine del Lavoro

Creato il 27 settembre 2012 da Propostalavoro @propostalavoro

 

Il male sociale sulle pagine del Lavoro

Lui 28 anni ingegnere, lei 26 una laurea in giurisprudenza. Fidanzati da alcuni anni nell’aprile 2011 decidono di sposarsi e metter su famiglia. Un mini appartamento di quelli tipo alveare in affitto e una vecchia berlina donata dal nonno dello sposo costituiscono i simboli materiali del neo nucleo famigliare. Nonostante un tenore di vita sobrio ed essenziale, da parte della coppia,  i soldi non bastano; l’ingegnere lavora con un contrattino a progetto mentre la giovane signora, disposta a fare qualunque lavoro non è mai andata oltre qualche incarico da babysitter. La giovane coppia è presto in affanno,

  ma non si arrendono continuano a cercare, fra le briciole cadute dai banchetti dall’economia andata crisi, qualunque cosa consenta loro un minimo di ulteriore entrata. Ma con l’affitto, le utenze, la vecchia automobile e la spesa quotidiana, per la piccola famiglia, le uscite risultano sempre maggiori delle entrate. Con rabbia e vergogna si vedono costretti a chiedere aiuto alle rispettive famiglie di origine le quali fanno quello che possono anche perché hanno altri figli giovani e disoccupati.

Nel mese di agosto del corrente anno per i giovani sposi si realizza il miracolo di una gravidanza notizia accolta con gioia e trepidazione, ma che ha dato luogo ad uno sconvolgimento intimo profondo pensando agli ulteriori costi economici legati alla nascita di un figlio. L’ingegnere come un caterpillar non si ferma davanti a nulla spaziando dalle piccole consulenze alle ripetizioni di matematica e fisica; anche sua moglie non desiste ha imparato persino a servire i gelati, ma intanto lentamente il suo umore, di lei, è drasticamente cambiato: ha perso l’appetito, piange facilmente, evita la vita sociale, non dorme la notte è in uno stato depressivo medio avanzato.

Chissà se il Governo si rende conto che si promuove una politica dello sfacelo sociale digiuna di valori e di morale; chissà se conosce tutti drammi che ogni giorno affliggono i cittadini, quelle persone alle quali è stato chiesto di versare lacrime e sangue per il bene del paese, quelle persone che nessuno ascolta e che nessuno conosce a parte gli uffici erariali; chissà se il Governo ha mai messo a confronto e in relazione il malessere dei tanti cittadini esasperati dagli stenti, dalla mancanza di lavoro e di futuro sfociante spesso in squilibri mentali e drammi di ogni tipo con il fenomeno di quei fiumi di milioni di euro da Esso elargiti a quelli che invece contano e che, con tutta la buona volontà che ci mettono, non riescono neppure a sperperarli tutti! Chissà!


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