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Il manager vaporizzato.

Da Marte @CPiramidale
Il manager vaporizzato.
Domani sarà il 21 Ottobre 2011 ed in tutto il mondo migliaia di persone stanno attendendo con ansia questa fatidica data che da mesi è stata designata da "Sega/Sports Interactive" come "Day One" per il lancio dell'ennesima revisione di "Football Manager"; il manageriale calcistico che puntualmente si rinnova anno dopo anno, riuscendo nel contempo a rimanere grosso modo fedele ed uguale a sè stesso quel tanto che basta per non scontentare nessuno... :)
Quest'anno, ad ogni modo, qualche cosuccia è cambiata. Oh, se è cambiata!
Ma partiamo da una premessa... "Football Manager" è una prolifica serie sportiva che vede la luce nell'ormai remoto 1982 sullo "Spectrum" di casa "Sinclair".
A quel tempo il manageriale si presentava così:

Il manager vaporizzato.

Delle formiche prendono a calci una...umh...briciola di pane? ;)


Nonostante la scarna veste grafica (e "scarna" è un complimento! :) ), il videogioco in oggetto è il leggendario capostipite dell'intero genere dei simulatori manageriali dedicati al "giuoco del calcio" e la sua fama, al tempo, fu così grande da fargli figliare ben 3 seguiti nonchè decine di conversioni volte a rendere fruibile il videogame sulla totalità dei sistemi informatici del tempo (un periodo, è doveroso ricordarlo, durante il quale raramente, per non dire "mai", le software house pianificavano i videogames come dei progetti seriali...).
Ad ogni modo, dal 1982 al 1993 il brand "Football Manager" rimase saldamente nelle mani della "Addictive Games".

Il manager vaporizzato.

"Football Manager".


Il manager vaporizzato.

Ri-"Football Manager"...


A questo punto, facciamo un salto temporale nel 2005...

Il manager vaporizzato.

Senza nemmeno doverci costruire una "DeLorean" con i "Lego"!!!


"Sports Interactive" sviluppava e pubblicava sotto etichetta "Eidos" il suo manageriale calcistico ("Championship Manager") dal 1992. Quando nel 2005 la "SI" si staccò da "Eidos Interactive", "Eidos" mantenne i diritti commerciali sul marchio "Championship Manager" mentre "Sports Interactive" conservò la proprietà intellettuale e materiale del codice del suo manageriale calcistico, ritrovandosi tuttavia senza un "blasone" da sfoggiare con il suo pubblico. "Football Manager", tuttavia, era un marchio disponibile, essendo vacante dal 1993... "Un nome noto da rivalorizzare!", esclamarono all'unisono i programmatori della "Sports Interactive". "Sega" fiutò l'affare e nacque così "Football Manager 2005"; il connubio di un brand famoso dal 1982 unito al codice di quello che fino all'anno prima era (e non sarà mai più...) "Championship Manager".

Il manager vaporizzato.

"Football Manager 2005".


Questo per quello che riguarda la storia.
Nell'imminente 2012, invece, cambierà la "sostanza". O meglio: lo stato della materia! ;)
Mi spiego. Da sempre una caratteristica peculiare di "Football Manager" (soprattutto dalla versione "2010" in avanti...) è la duttilità della distribuzione del software, unita alla semplicità d'uso del tutto. Ovvero: comodissimi DVD ibridi contenenti gli eseguibili e gli installers per le versioni "Windows" e "Macintosh". Assenza di "CD-Key" e di procedimenti di validazione del videogame boxato installato offline (per il quale vige il solo obbligo di mantenere il supporto ottico nel lettore durante il gioco, come controprova del possesso di una copia legittima del tutto...). Impiego di "Steam" come canale di distribuzione digitale alternativo...
"Steam". Vapore...
Ed ecco che a cavallo tra il 2011 ed il 2012 "Football Manager" si vaporizza e rinuncia a buona parte della suddetta comodità di fruizione in cambio di un sistema di protezione contro le copie decisamente più solido. Con "Football Manager 2012", infatti, "Sports Interactive" si affida totalmente a "Steam" per la validazione e l'attivazione delle copie del suo videogioco. Tutte. Anche quelle che l'utente ha acquistato inscatolate in negozio e che intende usare solo ed esclusivamente offline... La soluzione è indubbiamente "morbida" rispetto ad un radicale approccio che preveda il costante controllo web della validità di un account ed i programmatori stessi lasciano chiaramente intendere che dopo la prima (ed unica) attivazione il tutto potrà tranquillamente essere svincolato da "Steam", rimanendo fruibile offline con tanto di salvataggi locali sui computers dei singoli utenti. Sarà così anche per il discorso "patches"? Perchè la via percorsa è indubbiamente ibrida rispetto ad un approccio "Steam-only" ed una buona fetta dell'utenza che per ragioni pratiche può non avere la comodità di connettersi online, indubbiamente storcerebbe un po' il naso davanti a distribuzioni diverse dal "download manuale degli aggiornamenti, con possibilità di conservare i files scaricati dove e come voglio io, che mi torna comodo!"... :P Perchè se vivo sull'Aspromonte o per hobby faccio il velista solitario e per svagarmi acquisto un gioco completo, possedendone fisicamente il supporto, magari mi aspetto anche di poterlo adoperare così com'è, senza passaggi intermedi che, per quanto non impossibili da mettere in pratica, magari in determinate circostanze possono risultare un tantino scomodi. ;)
Ad ogni modo, più che altro sarà interessante constatare se la partita, alla lunga, sarà vinta da "Sports Interactive" o se i pirati che anno dopo anno tentano di contrastare troveranno comunque il sistema di aggirare l'ostacolo dell'attivazione vaporizzata.
Da domani ne sapremo decisamente di più.
Fino ad allora, 0 a 0 e palla al centro! :)

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