Ricerche e Contributi in Psicologia
Pascale Chapaux-Morelli
Pascal Couderc
LA MANIPOLAZIONE AFFETTIVA NELLA COPPIA – Riconoscere ed affrontare il cattivo partner
Edizioni Psiconline – € 20,00
A mio modestissimo parere, lo vedo come il seguito ideale di questo piccolo ed agevole libro qui che, avevo recensito consigliandolo a chi, stesse vivendo un rapporto doloroso senza comprenderne bene il motivo.
Il libro è diviso in due macro capitoli. Nella prima parte si cerca di dare un’esaustiva nozione di manipolazione, nelle varie forme ed espressioni. Nella seconda parte si approfondiscono le spiegazioni sulle manipolazioni e violenze psicologiche suggerendo come uscire da dipendenze affettive malate per potersi ricostruire; infine un davvero lungo ed utile elenco dei siti di centri antiviolenza delle città italiane. Per la mia città, Trieste, per es. suggerisce di contattare goap.
Come PREFAZIONE una pagina (apprezzo le prefazioni che non si dilungano) con una prestigiosa firma.
“Questo testo farà sentire meno soli coloro che, a causa dell’insospettabilità di molti perversi narcisisti, stentano a capire e far capire il proprio disagio, la propria sofferenza. Un libro che si schiera a fianco dei più deboli, che contribuisce alla lotta contro la violenza e il sopruso, spesso, ma non solo, rivolti contro le donne.” Dacia Maraini
Dall’INTRODUZIONE: “Dal latino perversus, che significa rovesciato, questo termine viene di solito associato al concetto di crudeltà, di cattiveria (…) Seduce per poi colpire, si fa in quattro per la famiglia e per l’altro, per distruggerlo progressivamente. La persona perversa fa sovente finta di essere vittima; è una delle sue tattiche preferite (…) Egli rovescia le situazioni; la persona che subisce viene ad un tratto accusata (…) Egli si esprime verbalmente in un senso e agisce nell’altro (ad esempio dice ti amo pur maltrattando il partner, perché queste parole non rappresentano nulla per lui; sono solo parole vuote).”
Il libro si rivolge preferibilmente alle donne, poiché nella maggioranza dei casi sono loro le vittime – “Su 100 vittime di violenze coniugali, oggi, ci sono circa 90 donne e 10 uomini” – che debbono affrontare le conseguenze di una relazione con il perverso narcisista: il riscatto alle umiliazioni, alle vessazioni, ai finti pentimenti da parte del loro compagno. Sottolineando comunque, come anche gli uomini possano essere vittime nel loro rapporto di coppia. Vi sono riportati numerosi casi ed esperienze vissute in prima persona.
Il perverso narcisista è una persona insospettabile, capace di apparire simpatico e premuroso mentre dietro la maschera è subdolo e spietato. Tende a soggiogare la personalità del partner, creandogli una dipendenza affettiva e la manipolazione è onnipresente. E’ L’AMBIGUO che usa la finta gentilezza per riuscire a farsi sempre perdonare, convincente nel suo ruolo di pentito, un manipolatore perverso. Persuade ogni volta. E’ IL FALSIFICATORE, riesce a distorcere la verità, la sua menzogna non è facile da individuare e se viene scoperto continua sfrontatamente a negare. Falsificare non è sinonimo di mentire; è così abile da ingannare senza mentire, distorcendo, ammettendo solo una parte della verità, è la sua copertura quella che serve ai suoi scopi manipolatori e la menzogna per omissione è la più difficile da scoprire e da provare. “Egli critica, ma dice anche bugie appoggiandosi sulla verità, falsificandola un po’, appena quel che serve, onde a rendere la menzogna più credibile”, “La menzogna fa parte delle sue abitudini”. E’ in grado di recitare qualsiasi parte con un’abilità incredibile. E’ IL DIFFAMATORE, cerca di screditare fino a distruggere l’immagine del partner “a quattr’occhi e nel privato, e sotto l’altrui sguardo denigrandolo davanti agli altri, parenti, ecc (…) Ogni manovra del genere rappresenta un’arma usuale della persona manipolatrice: la buona riuscita della sua tattica dipende dalla sua capacità a colpire, ferire, e intaccare l’integrità del partner”. Crea diffidenze verso i soggetti con cui la partner è in contatto, tutto allo scopo di avere lui tutto sotto controllo e dominare. Riesce ad attuare una perfetta scissione caratteriale alla Doctor Jekyll e mister Hyde, dolce al cospetto degli altri, ma vendicativo e subdolo con la vittima.
Cerca di suscitare la compassione e così mostra alla sua preda un lato (del tutto finto) umano, troppo umano, per intenerirla e provocarle uno slancio di compassione, cosa facile con parecchie donne. “Di fronte a dichiarazioni del genere, la donna pensa: ‘Devo, io, farlo felice a tutti i costi’. (…) In seguito, la donna farà molta fatica a staccarsi da questa esigenza, poiché viene da lei stessa indotta da lui.” Questa dipendenza affettiva diventerà la sua catena.
indice – prima pagina (clicca sopra per ingrandire)
“Il perverso narcisista non può accettare il fatto che la vittima appaia come tale, agli occhi altrui. Quindi, pur apprestandosi a lasciarla, baderà bene che la sua compagna faccia la parte della colpevole. Può persino negare il suo disamore, continuando ad affermare che la ama (parola grossa, nella sua bocca), mentre ha già trovato un’altra, magari: “Ti amo ancora, ma non se ne può più, guardati! Mi sento costretto a lasciarti’. Se la pietanza successiva è già in attesa, al calduccio (ossia, la vittima seguente), può anche darsi che il perverso narcisista spinga la propria compagna ad andare via di sua iniziativa, ad esempio accentuando la sua violenza.
Se, invece è lei, che tenta di scappare, il manipolatore perverso reagirà generalmente con forte rabbia distruttiva: ‘Adesso vediamo chi comanda’. E’ capace di escogitare manovre di ogni genere pur di nuocere e/o intaccare la credibilità di una partner sfuggente.
Comunque sia per lui è fuori luogo apparire come il responsabile del fallimento della coppia. (…) E’ un attore abbastanza talentuoso per far credere quel che vuole. La separazione sarà quindi un momento difficile da attraversare per la sua partner. Inoltre, questo genere d’uomo è quasi sempre amante delle denunce e di processi vari, anche al di fuori di un divorzio: denuncerà la vittima con un pretesto appena si sentirà minacciato. L’attacco è la miglior difesa, si dice”.
“L’abilità del perverso narcisista viene alla luce quando si applica a dimostrare la colpevolezza della sua partner, agli occhi di lei (‘Non valgo nulla ed è tutta colpa mia’) e agli occhi degli altri, parenti, amici colleghi (‘Esagera, fa tutto lui, dovrebbe essergli più riconoscente'; ‘Non si occupa abbastanza dei bambini'; ecc). E’ di primaria importanza, per il pervertito narcisista, poter dare prova che la sua compagna è cattiva, incapace, ingrata, ecc.”
Così dopo dosi massicce e costanti di violenze psicologiche atte a svilire ed umiliare la vittima, la caratteristica costante di queste donne è che si sentono colpevoli e mentre subiscono una sopraffazione psichica totale, dubitano di loro stesse, credendo invece a quanto dice lui, lasciandosi condizionare e persino perdonandolo. Così, quando si chiede ad una preda del perverso, che viene psicologicamente maltrattata o persino fisicamente picchiata, perché rimane con il suo partner, in genere risponde “perché lo amo”. Solo un forte condizionamento psicologico può far amare chi gode a far del male, perverso o no.
Il libro vorrebbe insegnare ad evitare le trappole del perverso narcisista, che non è così semplice da smascherare ma anzi, più un individuo è un perverso relazionale e più lo sa nascondere; e se si è già entrati in un rapporto simile, come uscirne e riacquistare il proprio equilibrio, la propria autostima ma soprattutto la propria serenità. Questo mio non è un articolo di psicologia ma piuttosto una specie di recensione al libro come invito alla lettura dello stesso, e così non ho intenzione di spoilerare le parti finali che spiegano come fare. Rivelo solo una cosa: “il perverso narcisista non cambierà mai (perché non chiede di cambiare).“
Un libro interessante e… rivelatore, alla portata di tutti. Unico neo il prezzo di € 20,00 ma evidentemente la qualità si paga.
indice – terza pagina (clicca sopra per ingrandire)
Pascal Couderc è psicanalista. Pascale Chapaux-Morelli è scrittrice e presidente dell’Associazione di aiuto alle vittime di violenza psicologica. Collabora con PsicOnline.
bloody ivy