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Il mare d'inverno

Creato il 23 novembre 2010 da Carrie

Il mare d'inverno
Il mare d'inverno
Il mare d'inverno
Il mare d'inverno
Mi dispiace interrompere la continuità del racconto della nostra storia che fin qui ho cercato di mantenere, ma mi sembra il caso di fare un salto nel presente raccontandovi della bellissima giornata del 19 novembre ( e questo numero non a caso ricorre frequentemente nella mia e nella sua vita!) quando nel giro di poche ore sono riuscita a realizzare due miei desideri: andare al mare con lui sulla spiaggia d’inverno e guardare le barche al porto….che chissà un giorno una di quelle non possa diventare la mia! Invento una balla coi miei come mi capita spesso ormai ogni volta che devo incontrare S.,mi metto in macchina e lo raggiungo sul posto di lavoro che lui prontissimo lascia per stare finalmente con me. Pochi chilometri e siamo già a Manfredonia, parcheggiamo e scendiamo in spiaggia. E lì il tempo poteva fermarsi,anzi per un attimo tutto si è fermato: c’eravamo solo io e lui, il silenzio tutt’attorno,il rumore del mare e quel vento fresco che ci teneva ancora più stretti l’uno all’altro e un cielo grigio con dei nuvoloni minacciosi che però nel giro di poco hanno lasciato spazio a un sole meraviglioso e la giornata si è fatta più bella che mai. Ad S. piace la fotografia, mi fa ridere e camminare e si diverte a fotografare la sua Carrie,il vento tra i capelli e quelle foto racchiudono sorrisi e la felicità che insieme ormai da anni sappiamo regalarci. Mi prende la mano, mi porta su uno scoglio e ci sediamo, mentre i  miei tacchi e le suole delle sue scarpe affondano nella sabbia umida. L’amore fa fare pazzie e Carrie da quando conosce S. ne fa parecchie ma ogni volta non si pente mai di nulla e rifarebbe tutto cento,mille e forse ancora più volte perché quel sorriso che lui le regala è tremendamente stupendo. E siamo rimasti lì seduti,abbracciati e stretti e poco  importava tutto il resto. Carezze,sulle guance,sul viso,sulla mia pelle, brividi, gemiti e sospiri che questa volta ha ascoltato il mare; il mio piacere e il suo come una liberazione d’amore e passione. Carrie va matta per le sue mani sul corpo di lei, S. sa sfiorarla e assecondare il suo orgasmo lento mentre lei chiude gli occhi e il suo respiro crescente nell’orecchio di lui gli fa rivivere eccitazioni nuove. C’è sempre stata una grande attrazione fisica tra noi, del resto senza di quella nessun rapporto va avanti, ma nel nostro caso i nostri corpi parlano da soli, sanno quello che vogliono e sanno anche come procurarselo.Lasciamo la spiaggia e puliamo le nostre scarpe perché nessuna traccia deve rimanere e soprattutto nella mia macchina. Qualche chilometro più avanti,parcheggiamo di nuovo,pausa caffè al bar con gli occhi di tutti addosso(finalmente direi!) e poi mano nella mano e stretta al suo fianco andiamo al porto. Ancora qualche scatto e poi sul pontile, le barche intorno a noi, di tutti i modelli, dal classico gommone fino alle barche a vela più belle….è tutto un sogno; sono lì con lui,il mare, le barche e il sole che finalmente si era fatto largo tra i nuvoloni e non potevamo chiedere di meglio. Fermare il tempo. Ecco, questa era l’unica cosa che entrambi volevamo. Spingere “stop” al tasto della vita quotidiana e parallela che entrambi abbiamo o forse, meglio ancora, spingere “reset” e annullare tutto per poi ricominciare di nuovo e ricominciare da noi. Ma sia Carrie che S. sapevano che ciò era impossibile e che quei tasti avrebbero ancora continuato a spingerli insieme in quei pochi momenti che potevano concedersi.Il tempo è volato, potete immaginarlo. Se avete conosciuto e sperimentato sulla vostra pelle certe emozioni, beh è inutile che ve le descriva. Carrie era felice ed S. in cuor suo sapeva quanto quella ragazza quasi donna ormai lo rendesse felice. Una conchiglia raccolta sulla spiaggia con lui: il ricordo di quella giornata
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