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Quattro domande a colleghi ed amici professionisti. Diciottesimo confronto "a distanza" sul marketing personale. Oggi incontriamo Claudio Vaccaro.
Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?
La stessa importanza che dovrebbe avere per un brand vero e proprio: formazione sul campo, adozione di una strategia e soprattutto tanta sperimentazione sulle azioni e strumenti relativi.
Metodologia e strategia sono fondamentali ma sul web l'approccio strutturato si tiene sempre insieme a quello DE-strutturato: parlerei più che altro di approccio strutturato alla sperimentazione continua.
"Sbagliare continuamente ma correggere rapidamente" è il mio motto: vedere sè stessi come una "beta" perenne per migliorare costantemente le proprie strategie di promozione non è un opzione ma un obbligo.
Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?
Mi ripeto: le stesse che dovrebbero usare un'azienda o un brand.
Ascolto e aggiornamento continuo, condivisione di contenuti interessanti, produzione di contenuto di qualità, conversazione sui temi affini, monitoring del buzz generato.
Il tutto dovrebbe contribuire alla costruzione e rafforzamento del proprio network di relazioni, fatto di un "nucleo caldo" di "heavy contacts", un cuscinetto di contatti mediamente frequentati e una "long tail" di relazioni più sporadiche.
Essere presenti il più possibile sul web (quello che chiamo "approccio prezzemolo") spesso paga ma non è sufficiente: in ogni caso bisogna fare i conti con il tempo personale che di solito è una risorsa finita.
Ovviamente poi esistono una serie di strumenti (e anche qui la sperimentazione continua è un'obbligo) che aiutano ad organizzare e monitorare la propria presenza online, facendo risparmiare tempo e risorse.
Penso all'organizzazione quasi maniacale delle liste (twitter, facebook, mail, ecc...) e dei feed, agli alert, alle ricerche salvate...tutti strumenti a costo zero che consentono di organizzarsi scientificamente il proprio panorama di fonti e dati.
Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?
1) Fingere o costruirsi un personaggio: prima o poi si capisce che è fuffa.
La coerenza tra i contenuti di cui ti fai portavoce e lo stile di comunicazione che adotti è la chiave del successo.
2) Approcciarsi in modo commerciale: anche questo si intuisce a un kilometro di distanza e si viene giustamente emarginati.
3) Lanciare il sasso e nascondere la mano: se si inizia un progetto, un thread o un flame bisogna avere le spalle larghe per portarli fino in fondo.
Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?
Guardare ciò che fanno gli altri, osservare attentamente, capire.
Entrare con il piede leggero, chiedendo permesso.
La Rete è umana più di ogni altra cosa, ha i suoi tempi e le sue dinamiche: vanno comprese a fondo, senza aver paura di sbagliare ma approcciandosi con molta umiltà.
I risultati hanno bisogno di costanza e tempo, un po' come la palestra :)
Claudio Vaccaro è Web Product Manager per Libero.it (tra i domini più visitati in Italia), dove si occupa di progettare strategicamente e seguire operativamente l'evoluzione di servizi web in ambito Social Networking e Mobile.
Da 12 anni Internet è per lui passione e lavoro: le sue specialità sono il concepting e la progettazione marketing di nuovi prodotti e applicazioni, con competenze che vanno dalla user experience design al busienss model design.
Fondatore di Socialware.it, blog tra i primi ad analizzare le tendenze di mercato in ambito Social Media, Web 2.0 & Marketing 2.0 affianca attività di formazione e consulenza in ambito Social Media Marketing & Internet PR, convinto che in Rete il Marketing e l'IT siano due lati della stessa medaglia e debbano essere entrambi 'social' per esprimere al meglio le loro potenzialità.
In precedenza ha partecipato a startup di alcuni tra i primi social network in Italia, come Succodimelone e Pix-yu, vincitori del premio Web Italia nel 2006 e 2009.
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