Come ogni anno, si è svolta a Parigi la manifestazione letteraria “Maghreb des Livres”, organizzata dall’associazione Coup de Soleil. Ghita R. c’è andata, e ha scritto e fotografato le sue impressioni per i lettori di editoriaraba.
Testo e foto di Ghita R.
Due weekend fa a Parigi il tempo era grigio e piovoso, ma sotto “gli ori della Repubblica” dell’Hôtel de Ville, risplendeva invece il sole del Maghreb, grazie alla 22° edizione del “Maghreb des Livres”. Questa manifestazione, voluta e organizzata dall’Associazione “Coup de Soleil”, riunisce ogni anno per due giorni (sabato 13 e domenica 14 febbraio, quest’anno) scrittori e lettori francesi e non, che vengono a scoprire tutte le pubblicazioni, recenti e meno recenti, sul Maghreb.
Il salone dello splendido Hotel de Ville era rivestito di tavoli “imbanditi” di libri in francese, arabo e tamazight – pubblicati in Francia e nel Maghreb – che spaziavano su qualsiasi argomento. Dalla letteratura alla politica, dalle belle arti al fumetto, dai libri per bambini ai libri di cucina… ce n’era per tutti i gusti.
Il Maghreb des Livres è anche un’ottima occasione per conoscere e discutere con gli autori invitati: circa 150 autori si sono alternati ai tavoli disposti intorno al grande salone per firmare i loro libri e discutere con il pubblico. In diverse sale si sono svolti incontri più specializzati: in particolare quest’anno sono stati omaggiati gli scrittori Driss Chraibi e Assia Djebbar.
Lo scopo della manifestazione, che attrae ogni anno tra i 5 e 6 mila visitatori (e quest’anno non ha fatto eccezioni) è, nelle parole del Presidente dell’Associazione Georges Morin, quello di costituire un “luogo di dibattito e di riflessione collettiva” sulla letteratura, ma anche sulla storia e sull’attualità del Maghreb nonché del “Maghreb in Francia”. Il pubblico era variegato: c’erano famiglie, studiosi, intellettuali, francesi anziani, nati e cresciuti nei paesi del Maghreb con cui hanno ancora un legame forte e duraturo.
Ogni anno, a rotazione, il Maghreb des Livres è solito ospitare un paese: quest’anno toccava al Marocco. Malgrado la concomitanza con il Salon du Livre di Casablanca, il paese nordafricano era ben rappresentato da scrittori quali Mohamed Hmoudane, My Seddik Rabbaj, Moha Souag, Fouad Laroui, Lamia Berrada-Barca e molti altri.
L’atmosfera conviviale maghrebina è continuata poi al caffè letterario, con piatti e leccornie proprio come “au bled”!