Magazine Cultura
L'edizione che ho avuto in prestito in biblioteca è del 1998 e le 466 pagine che mi sono trovata tra le mani non mi hanno messo affatto paura. L'ho preso in prestito senza nemmeno leggere la trama e senza avere alcun accenno alla storia: al bibliotecario ho chiesto di verificare se avesse a disposizione dei titoli di Ken Follett e mi ha dato questo. L'ho preso senza pormi problemi perchè, sulla scia di letture precedenti, ero certa che la lettura sarebbe stata scorrevole ed intrigante.
Così è stato. L'ho detto in altre occasioni e torno a ripeterlo: non sarà un capolavoro della letteratura ma Ken Follett ha la capacità di mettere in piedi storie che mixano una buona dose di azione, suspance ed avventura che stimolano la curiosità del lettore. Ovviamente di un lettore che ami il suo modo di scrivere e che apprezzi il genere altrimenti non il discorso cambia del tutto.
Non voglio svelare troppi dettagli in merito alla storia che va assaporata pagina dopo pagina. Il romanzo è ambientato nella Silver River Valley, una valle della California in cui vive una comune che si è sottratta al consumismo e alla modernità di un mondo che cammina inesorabilmente - questo è il pensiero dei suoi membri - verso la sua rovina. Dopo anni di vita tranquilla e serena - senza farsi mancare spinelli e meditazione - gli hippy che fanno parte della comune si trovano davanti ad una situazione che mette in pericolo quel luogo in cui hanno vissuto tanto a lungo: la costruzione di una delle centrali elettriche di nuova realizzazione interesserà proprio quella zona. Un pericolo imminente visto che hanno poco tempo per lasciare la loro dimora, prima che la loro esistenza venga inevitabilmente cancellata. La comune non vive in un terreno di sua proprietà ma in affitto. Mentre chi possiede una terra o una casa sarà rimborsato dallo Stato, chi non ha alcune bene in suo possesso si troverà senza niente di niente.
Un pericolo troppo grande per essere sottovalutato. Una minaccia troppo imminente per poter perdere tempo. Ecco che inizia la storia. Una storia fatta di minacce e di catastrofi annunciate e provocate. Una storia di violenza che non viene mai riconosciuta come tale perchè messa in atto per una buona causa.
Ho apprezzato il fatto che Follett abbia scelto un personaggio femminile - l'agente dell'Fbi Judy - come elemento portante della storia. Un ruolo di responsabilità e un personaggio chiave nello svolgimento del romanzo. E non è l'unico personaggio femminile di rilievo: ci sono altre due donne - Melanie e Star - che rappresentano delle figure importanti nelle more della storia. Una scelta, quella di dare rilievo e spessore a personaggi femminili, che non è nuova nei romanzi di Follett.
Accanto a lei un altro protagonista: Priest. E' la mente di tutto. E' un uomo la cui esistenza è stata cancellata dopo una fuga dal mondo che l'ha portato a vivere in pace e serenità nella comune di cui è diventato il leader. Personaggio molto carismatico, è un analfabeta che riesce comunque ad imporsi malgrado questa sua carenza. Un uomo dal triste passato - fin dall'infanzia, figlio di una prostituta - che ha segnato tutta la sua esistenza. Più volte Follett sottolinea il passato di quell'uomo che ha vissuto un'infanzia travagliata e lascia ben intendere che l'equilibrio psicologico di quel bambino - diventato poi un ragazzo sempre alle prese con cattive compagnie e cattive azioni, ora uomo - ne ha subito le conseguenze che lo portano a commettere gesti sconsiderati. Un pazzo idealista che è pronto a tutto pur di impedire che la centrale elettrica cancelli quell'angolo di paradiso in cui per tanto tempo ha vissuto come un'ombra.
Le personalità dei personaggi principali vengono tracciate a tratti ben decisi.
* Melanie - in apprensione per suo figlio Dusty - una dolcissima e bellissima creatura capace di perdere il controllo fino a perdere quell'aspetto di delicata solarità e diventare una pazza criminale.
* Star, che ha vissuto per 25 anni accanto a Priest senza riuscire a conoscerlo veramente.
* Judy: un'agente che sa il fatto suo, una donna sola che dedica tutta se stessa al suo lavoro ma che soffre per la mancanza di un uomo. Una donna caparbia ed intelligente che avrà un ruolo chiave nella vicenda.
* Priest: una personalità dalle tante sfaccettature. Un uomo di gran fascino, capace di tenere sotto controllo tutti coloro con cui ha a che fare, un uomo senza scrupoli e senza paura di mettere in gioco la vita, sua e di chi gli è accanto, per difendere un ideale. Arriverà a minacciare di provocare un terremoto per poter ottenere il blocco della realizzazione delle centrali elettriche. E la sua non è una minaccia senza fondamento. Un pazzo non un idiota. Tutt'altro. E lo dimostrerà in più occasioni.
* Michael: è il personaggio che meno mi ha convinta fin dall'inizio. Un professionista squattrinato che aiuterà l'Fbi nelle indagini attorno a quello che si è definito "il martello dell'Eden": questo il nome che il gruppo, facente capo a Priest, si è dato. Un uomo in apparenza rude e distaccato... ma solo in apparenza.
Ho trovato alcuni passaggi un po' scontati - come la scontatissima storia d'amore che nasce nel corso delle indagini che, secondo il mio parere, non era affatto necessaria - ed anche qualche eccesso di fantasia ma in un romanzo di questo genere ci può stare.
Un romanzo letto in pochi giorni nonostante il formato fosse un po' scomodo da portare sotto l'ombrellone. A me il genere piace e mi sono trovata più volte a leggere una riga dopo l'altra con l'appetito di chi vuole sapere a tutti i costi come va a finire. E non è così con tutti i libri che mi capitano tra le mani.
Fino ad ora Follett non mi ha mai deluso e appena ne avrò occasione cercherò qualche altro suo libro. Intanto questa lettura la consiglio a chi ama il genere, a chi non si fa mettere paura da un libro di quasi 450 pagine e da chi non cerca un genere eccessivamente impegnato amando l'avventura.
Se poi il genere non piace, meglio lasciar stare. Ognuno ha i suoi gusti!
***
Il martello dell'Eden
Ken Follett
Mondadori editrice
9.50 euro - 466 pagine
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