NOTIZIE (Petha Tikva). E’ Fabio Borini l’uomo che con la sua rete ha portato l’Italia alla finale dei Campionati Europei Under 21, alla prima partita completa da un anno: stagione fino ad oggi maledetta per lui, frattura al piede destro ad ottobre, lussazione della spalla sinistra a metà febbraio quando tutti davano per lui la stagione finita. Solo Devis Mangia lo ha atteso fino all’ultimo e ha avuto ragione. “E’ un rientro record, a 8 settimane dall’intervento alla spall,a, non credo lo abbia mai fatto nessuno. Aspettavo da tre mesi questo europeo, volevo esserci e questo è l’unico modo per uscire da una stagione difficile. Da settembre non giocavo 90 minuti e ho finito con i crampi ma è molto importante per il traguardo raggiunto e per la fiducia”.
“Ho pensato poco al momento del tiro decisivo”, prosegue Borini, “lo avevo preparato da giorni e avevo già visto come sarebbe andata a finire. Sono contento per me e per questi ragazzi che da due anni lavorano duro e da sconosciuti abbiamo saputo conquistarci il nostro spazio. Nel primo tempo in difficoltà non avevamo le distanze giuste, nel secondo tempo abbiamo cambiato aspettandoli e contrattaccando e questo ci ha portato alla vittoria”.
Non manca una stoccata ad un calcio, quello italiano, che lascia fuggire i suoi migliori talenti: “Se provano rammarico dovevano pensarci al momento giusto. Prima di prendere i giocatori stranieri si dovrebbe pensare due volte… io ora sto bene là”.