Simone Battaggia per la Gazzetta dello Sport
Mauro Bergamasco ha n futuro nelle Fiamme Oro. Forse da giocatore, forse da allenatore, forse in entrambe le posizioni o in una diversa, ma la decisione è presa. Da Parigi a Roma via Viadana. Il rugbista italiano tutt’ora più famoso, il primo ad aver raggiunto, nell’era pro, una popolarità davvero nazionale, lega il proprio futuro alla squadra della Polizia, che nel weekend comincerà i playoff per salire in Eccellenza, dopo tredici anni di assenza dal massimo campionato.
A lungo respiro «Ho aderito a un programma — spiega il flanker, 89 caps azzurri e la recente convocazione per il tour di giugno nelle Americhe —. È un progetto a lungo termine
che sto portando avanti e che mi coinvolge come giocatore, ma non solo. Se mi chiedete cosa farò da settembre, però, vi dico che non ho ancora deciso». Bergamasco sembra tenersi una porta aperta, forse per decidere che ruolo assumere all’interno del gruppo sportivo, forse per cercare una maglia in un torneo di livello tecnico più alto. La prospettiva a lungo termine è comunque segnata. E dice molto. (…)