Il matrimonio dell’anno (cit.)

Creato il 26 aprile 2014 da Povna @povna

Come ha lasciato scivolare già un paio di volte nei suoi racconti sparsi, la ‘povna è stata invitata al matrimonio dell’anno. La definizione non è data dall’affetto – che pure è grande, incalcolabile – per la sua amica Ginger, ma deriva dal fatto che quello che si celebrerà il prossimo giugno è – per location, protagonisti, tutto – uno degli eventi più glamour e divertenti della prossima saison in Italia.
Dopo avere doverosamente festeggiato Ginger, brindato con lei, saved the date, la ‘povna e gli amici del nord hanno così cominciato a organizzarsi. Complice l’arrivo di partecipazione e invito, il passa-parola da preparativi è volato in mailing list, contaminando tutti.
Prima, è stata la volta dell’alloggio – e a questo ci ha pensato Bertina, riservando per loro (ché, si sa, quando sono “pochi intimi” arrivano alla ventina scarsa) un intero Bed&Breakfast. Sul regalo sono in fase di studio, ed è bene non aggiungere nient’altro (sia mai che Ginger, che ogni tanto passa di qui, leggesse). Ma si può viceversa parlare della riflessione approfondita sui giorni e sulle feste. A voler guardare con precisione, infatti, le cose cui è proposta la loro partecipazione sono sette, ciascuna con il suo – specificamente adatto – abito cerimoniale. Si va dalla visita al palazzo del Gattopardo (stiamo parlando di Palermo), al mare di Mondello (con riserva; dal cocktail-aperitivo ispirato a The Great Gatsby allo street food per le vie del mercato vecchio; per concludere, degnamente in bellezza, con la doppia festa (cerimonia ore 12, gran balli dalle 18) e il relativo brunch di ripresa la domenica, il giorno degli sponsali.
Un tale dispiegamento di energie e forze, comporta un simmetrico ragionamento sul dress-code, volta per volta. “Scarpe non scomode”, nemmeno per la festa, si è raccomandata la sposa ufficialmente. Nello stesso tempo (è chiaro), alcuni eventi vogliono l’abito scuro, così come da etichetta. E se questo sistema sostanzialmente gli uomini, per le donne della compagnia si sta scatenando l’inferno: nero, colorato, lungo, cocktail – la corsa al vestito perfetto deve solo cominciare.
Ce ne è di già per occupare le loro giornate fino a giugno, e sarebbero appena sufficienti. E invece tutto questo è ancora gran contorno, perché, obbedendo a una richiesta di Ginger (ma anche a una vocazione teatrale che li caratterizza tutti quanti), per la gran sera da tutti loro è attesa una performance. Non una cosa da filmino di nozze, ma una rappresentazione vera, con tutti i crismi (per la quale devono comunicare per tempo a Ginger attrezzeria, trovarobato, luci, ciò che serve). In questi giorni di ponte, dunque (e mentre la ‘povna è già volata al sud, sul treno folle), la mailing list è particolarmente calda. Thelma e soci si sono trovati, infatti, ieri sera, tutti quanti, e hanno iniziato a proporre idea, soggetto, interpreti. Segue, per tutti, la lista di richieste, i giorni da dedicare alle prove, quelli per sceneggiatura e trattamento. La ‘povna, dalla piccola città, segue tutto come può, invia suggerimenti, testi, foto di costumi e abiti. E ha capito che, anche per quest’anno, come da un paio a questa parte, il suo maggio completamente folle (quello pieno di cose, con la scuola che corre, e gli impegni che si accavallano uno sull’altro, tanto che, come unica certezza, non si dorme) è cominciato.


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